La rete del teleriscaldamento di Parma, realizzata da Iren Spa, deve essere pubblica. Questa l’ultima parola del magistrato Raffaele Cantone, presidente dell’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, che a metà maggio ha incontrato a Roma il sindaco Federico Pizzarotti. Il primo cittadino di Parma, convinto della proprietà di Iren sulla rete che dal termovalorizzatore di Ugozzolo porta il riscaldamento in casa di 40 mila parmigiani, non è riuscito a convincere Cantone. Secondo l’Anac, infatti, al pari delle altre opere di urbanizzazione primaria realizzate da privati, la rete del teleriscaldamento deve essere di proprietà pubblica.
E in quanto rete pubblica, la gestione – secondo Raffaele Cantone – non può essere affidata direttamente a Iren Spa, senza passare prima da un appalto pubblico. Di fatto si aprirà adesso un contenzioso con la multiutility che con ogni probabilità finirà all’esame del tribunale. Pizzarotti non voleva certo arrivare a questo, ma adesso ha un po’ le mani legate perché l’Anac è stata perentoria. E non è neppure la prima volta, visto che l’Autorità di Cantone si esprime in tal senso da circa un paio d’anni. Ma adesso non c’è più tempo. Cantone ha detto che bisogna fare subito, anche attraverso le vie legali.
Il parere dell’Anticorruzione piace in particolare a Roberto Ghiretti, candidato consigliere della lista Parma Unita Centristi in sostegno a Paolo Scarpa del centrosinistra, che già da tempo aveva sostenuto questa tesi. “A fare gli interessi dei cittadini di Parma non è il sindaco Pizzarotti, ma Cantone“, ha sottolineato Ghiretti, aggiungendo poi che in assenza di qualsiasi autorizzazione in merito, se fossero di Iren “le reti sarebbero tutte abusive“. Oltre al problema non da poco di un monopolio del servizio da parte della multiutility.
Ghiretti punta l’attenzione anche sui rapporti tra Iren Spa e il Comune di Parma, in particolare sulle sponsorizzazioni di numerosi eventi e progetti per circa 700 mila euro in appena un paio d’anni.
Sono mesi che il M5S di Parma denuncia il comportamento del sindaco uscente, che, riguardo la proprietà dei tubi della rete di teleriscaldamento, sta facendo l’interesse di Iren e non quello dei cittadini. Scrivevamo in un comunicato stampa dello scorso 17 maggio: “Le leggi dello Stato stabiliscono che laddove viene edificata una nuova unità produttiva, per esempio una fabbrica, chi la costruisce deve pagare al Comune gli oneri di urbanizzazione, cioè i collegamenti alle fognature, i collegamenti elettrici, parcheggi, marciapiedi e così via. Il costo se lo assume il padrone della fabbrica, ma quegli impianti e servizi diventano pubblici. Pertanto, quando Iren ha costruito la sua centrale di teleriscaldamento, come oneri di urbanizzazione ha dovuto creare la rete dei tubi che trasportano il calore in città, una rete che, come le fognature, è diventata di proprietà pubblica. Questo non lo diciamo noi, lo dicono le leggi dello Stato, lo dicono gli avvocati Allegri e De Angelis, da anni in prima fila contro gli abusi di Iren, ma soprattutto lo dice Cantone, Presidente dell’Autorità Anticorruzione. Ma Pizzarotti non è d’accordo! E quindi ha pensato bene di scendere in campo contro gli interessi dei cittadini, contro la legalità di cui Cantone si fa paladino, contro gli interessi del Comune, ed andrà a Roma a difendere gli interessi di Iren. Questo non è un impegno istituzionale, è una scelta personale di Federico Pizzarotti, tra l’altro contraria al suo ruolo. Ed è una scelta che, se il M5S governerà la città, contrasteremo in ogni modo. Il sindaco deve fare gli interessi dei cittadini, non di qualche azienda partecipata o privata.”
Avevamo visto giusto. Pizzarotti effettivamente è andato a Roma da Cantone ma dopo cinque giorni nulla ancora si sa dei contenuti e dell’esito dell’incontro. Ora che anche altre liste e un altro candidato sindaco sollevano obiezioni, le proteste per l’atteggiamento dell’amministrazione comunale su questo tema trovano finalmente spazio sulla stampa, che oggi scrive: “Per il Comune si tratta di un’opera privata di interesse pubblico mentre per l’Anticorruzione la rete di teleriscaldamento è un’opera pubblica di proprietà del Comune di Parma e quindi si dovrebbe procedere con un appalto mentre Iren agisce, di fatto, in regime di monopolio”.
Siamo felici che il dibattito sia stato aperto, anche se ci dispiaciamo che giornali e televisioni non lo abbiano fatto nelle settimane scorse quando noi, per primi, abbiamo sollevato il problema, così come avevamo sollevato il problema del regime di monopolio in cui Iren di fatto opera in questo settore, grazie alle regalie del sindaco.
Comunque sia, i nodi vengono sempre al pettine, perciò invitiamo Pizzarotti a fare chiarezza sulla sua posizione e a informare immediatamente la città dell’esito dell’incontro. I parmigiani devono sapere ora e prima del voto se il sindaco uscente sta con il Comune e i cittadini o se, a dispetto persino dell’Anac, è impegnato a fare un altro favore a una società, Iren, che oggi è a maggioranza privata, in seguito, guarda caso, proprio alle vendita delle azioni del Comune per ben 18 milioni fatta proprio da Pizzarotti. Se il sindaco non risponderà in modo convincente ed immediato, i parmigiani sapranno a quali interessi risponde.
Movimento 5 Stelle – Parma