Sono poco più di 200 gli occhi elettronici che vigilano sulla sicurezza dei parmigiani. Telecamere installate dal Comune di Parma nelle zone da tenere maggiormente sotto controllo, da piazzale Dalla Chiesa alla Pilotta, dal San Leonardo ai borghi del centro storico, fino alle gallerie Bassa dei Magnani e Polidoro. Ma nonostante tutto, furti ed altri episodi di criminalità, spaccio di droga compreso, rimangono spesso impuniti.
Al di là del fatto che la telecamera in moltissimi casi è uno strumento utile soltanto a posteriori, cioè nell’ambito delle indagini, e non consente un pronto intervento finalizzato a prevenire i reati, il dramma è che qualche decina di questi “occhi elettronici” sono in realtà ciechi. Non funzionano. Al massimo possono fungere da deterrente, ma di certo non “catturano” le immagini dei malintenzionati.
Una falla nel sistema di sicurezza a Parma, della quale poco o nulla si parla. Meglio non dare punti di riferimento ai malviventi, ma resta il fatto che alcune zone del territorio cittadino sono assolutamente prive di controllo. L’ultimo episodio in ordine di tempo riguarda il furto in una panetteria del centro: nonostante la videosorveglianza pubblica, nessuna immagine utile per risalire ai ladri.
