Play off: Parma-Piacenza, D’Aversa: “Migliorare negli ultimi 25 metri, modulo confermato”

Play off: Parma-Piacenza, D’Aversa: “Migliorare negli ultimi 25 metri, modulo confermato”

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Sarà lo stadio Tardini, mercoledì 24, ad emettere il verdetto su chi, tra Parma e Piacenza, proseguirà il cammino nei play off di Lega Pro. Crociati più che favoriti dopo lo 0-0 ottenuto domenica sera al Garilli e il miglior posizionamento in classifica, in virtù del quale agli uomini di Roberto D’Aversa basterà anche solo un altro pareggio per proseguire la corsa verso la serie B. Ma il Piacenza si è rivelato più ostico del previsto, capace di inceppare il delicato meccanismo di costruzione del gioco del Parma, che passa dal centrocampo guidato da Matteo Scozzarella. Squadra molto corta quella biancorossa, che impedisce i movimenti tra le linee. Ma anche una sorta di arco in tensione, capace di scoccare la freccia Nobile in brucianti ripartenze.

Il Parma Calcio è però più quotato dal punto di vista dei singoli e anche se non offre da qualche tempo prestazioni all’altezza del suo rango, ha le carte in regola per far suo l’incontro. Il primo obiettivo, con una squadra come il Piacenza, però, rimane non subire gol. sarebbe molto complicato riuscire a rimontare.

A dirigere l’incontro, con fischio d’inizio alle 20.30, sarà Luca Massimi di Termoli, affiancato sulle linee da Salvatore Affatato di Domodossola e Gamal Mokhtar di Lecco. Il quarto ufficiale di gara è Lorenzo Maggioni, anche lui in arrivo da Lecco. Massimi non ha mai diretto il Piacenza in questa stagione, ma ha incrociato il Parma in due occasioni importanti: Pordenone-Parma 2-4 e Parma-Maceratese 2-0.

Mister Roberto D’Aversa al Centro sportivo di Collecchio, dove la squadra ha completato la preparazione e dove è in ritiro, ha parlato della sfida di domani allo stadio Tardini, un altro derby dopo quello vinto di misura sulla Reggiana nell’ultima di regular season. Ma il tecnico si è subito mostrato un po’ arrabbiato per il clima che si respira attorno alla squadra. L’unico vero dubbio, al momento, è capitan Lucarelli, alle prese con un problema a un polpaccio che lo ha visto uscire zoppicante domenica a Piacenza.

Non mi sta piacendo il post partita di Piacenza. Non mi stanno piacendo il clima e i giudizi del giorno dopo nei commenti. L’aria che si sta respirando. Sembra che a Piacenza abbiamo perso 3-0. La squadra ha fatto la gara che doveva. Non abbiamo concesso nulla”, ha messo subito in chiaro Roberto D’Aversa.

Ricordiamoci che non c’è niente di scontato e che tutte le squadre meglio posizionate in classifica, nell’incontro d’andata, hanno faticato – ha continuato D’Aversa -. Vi faccio un esempio: se dopo il Monaco, Buffon della Juventus dice che erano pronti a soffrire, anche noi dobbiamo pensarla così. La partita di domani sarà uguale, identica, a quella di domenica. Prima di gioire dobbiamo soffrire. Dobbiamo saper soffrire tutti insieme. Dovremo essere pronti a soffrire tutti quanti in campo e fuori dal campo, per poi gioire tutti quanti. Ci vuole compattezza di ambiente, anche da parte dei commentatori. Il Piacenza fa giocare male la squadra avversaria. Il Piacenza è bravo a chiudere gli spazi. I nostri giocatori sono sereni. Dobbiamo migliorare negli ultimi venticinque metri, ma partiamo sempre dalle cose positive. Ricordate che non prendiamo gol da tre partite e che siamo stati bravi a limitare le ripartenze del Piacenza. Dobbiamo rimanere lucidi come abbiamo fatto domenica. Dobbiamo crearci le possibilità di fare gol. I nostri avversari non verranno qui per giocare aperti. Noi dobbiamo essere bravi a cercare di sfruttare le occasioni. E’ importante restare lucidi e sereni, ma serenità e lucidità dipendono da tutto il nostro ambiente. Ho letto persino che con la Reggiana, nel derby, l’unico gol che abbiamo segnato nelle ultime settimana, è stato fortunoso. In quella partita abbiamo sbagliato un rigore e creato tanto su un campo reso impossibile dalla pioggia. Ci si deve preoccupare se non creiamo situazioni offensive – ha sottolineato il tecnico crociato -. Nelle ultime tre partite lo abbiamo fatto. Pure a Piacenza. Soltanto dobbiamo essere più bravi a concretizzare. Prenderemo accorgimenti a proposito. Nella parte iniziale delle azioni abbiamo fatto bene. Abbiamo la serenità nel costruire l’azione, c’è da migliorare la velocità e la seconda parte. In avanti bisogna prendersi più responsabilità”.

In merito alle difficoltà che il player Scozzarella sta incontrando in queste ultime partite, tanto che molto spesso l’impostazione del gioco deve partire dalle retrovie, Roberto D’Aversa è chiaro: “Il suo limite è il modo in cui le altre squadre interpretano la partita. Ci sono spesso due giocatori su di lui. Nel momento in cui Matteo guadagna campo, deve migliorare nel ricevere palla, ma la situazione è legata agli altri”.

Sulle condizioni di capitan Lucarelli, che soffre per un dolore al polpaccio, D’Aversa è possibilista: “Potrebbe farcela. Stiamo valutando. Per gli altri valuteremo oggi. Di Cesare è a posto, così come Coly, per cui preciso che non c’è alcun caso e che non è stato epurato, come qualche commentatore ha sottolineato. Chi ci segue sa che, dopo aver ripreso dalla lunga inattività conseguente l’intervento chirurgico dello scorso autunno, Momo prima di Teramo ha avuto un altro problema fisico, di minor entità, che però ha rallentato il suo pieno recupero. Ora sta meglio e sta arrivando alla condizione ottimale. Garufo è a disposizione, negli allenamenti sta crescendo. Per lui come per Coly dipende dal minutaggio, ma sta dimostrando anche Desiderio di essere pronto. Ho deciso di portare Garufo in panchina, perché si sta allenando bene. L’allenatore valuta il campo. Un allenatore non regala e non nega niente a nessuno – continua D’Aversa -. Ora ho massimo garanzia da parte di tutti. La dimostrazione è il bell’ingresso in campo di Edera, a Piacenza. A Piacenza in fase difensiva siamo stati ottimi. Le caratteristiche del Piacenza sono queste, c’è poco da fare. Sfruttano le ripartenze e le spizzate di Romero. Noi dobbiamo sfruttare meglio le situazione che si vengono a originare a nostro favore”.

Qualche problemino fisico anche per Baraye, ma l’allenatore è ottimista. Confermato invece il modulo, il famoso 4-3-3, nonostante l’asfissiante 3-5-2 del Piacenza. “Non credo possa essere efficace un cambio di modulo – ha detto il tecnico -. Tutto è fattibile, ma l’importante è non togliere certezze”.

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