“La migliore risposta al degrado sono idee di qualità, come quelle capaci di portare a Parma i 18 milioni di euro in arrivo grazie al finanziamento ottenuto dal Bando delle periferie. Non promesse irrealizzabili o vuoti slogan elettorali di interventi già in campo, ma risultati concreti che permetteranno ai quartieri della città di beneficiare di nuove funzioni e servizi per la comunità grazie ai progetti di riqualificazione finanziati. Si tratta del Workout Pasubio, dell’ex Cral Bormioli Rocco, dell’Ospedale Vecchio, di Piazzale Pablo, di Villa Ghidini e del Podere Cinghio“.
Così Effetto Parma e il sindaco Federico Pizzarotti commentano la notizia giunta dall’Anci, secondo la quale tutti i sei progetti presentati dal Comune di Parma sono stati finanziati. Una notizia che “ci rende orgogliosi perché è un riconoscimento che premia la qualità delle proposte progettuali presentate dall’attuale amministrazione Pizzarotti e dalla squadra dell’assessore all’urbanistica Michele Alinovi”.
“Si commenta da sé l’infelice dichiarazione di chi, incapace di apprezzare un risultato importante per la città a prescindere dai colori politici – continua Effetto Parma – mette in dubbio addirittura una comunicazione ufficiale del presidente Anci Decaro che ha confermato tramite una nota ufficiale il finanziamento di tutti i progetti entrati in graduatoria. Siamo inoltre stati invitati il 30 maggio prossimo a Roma nella riunione nella quale verranno resi noti i dettagli delle modalità di finanziamento”.
Effetto Parma illustra poi più nel dettaglio i sei progetti finanziati tutti mirati alla riqualificazione urbana. Nel quartiere San Leonardo questo si tradurrà nel progetto del Workout Pasubio, finanziato con 2.327.567,00 euro e che darà vita al Distretto delle imprese creative e rigenerazione urbana. “Uno spazio che avrà anche un ruolo fondamentale di presidio del territorio, come già testimoniato dall’esperienza del Wopa Temporary Parma“, sottolineano da Effetto Parma.
Sempre nel San Leonardo, col progetto dell’ex Cral Bormioli Rocco si procederà alla riqualificazione del centro sportivo con un intervento che ha ottenuto un finanziamento di 4.027.913,60 euro e che vedrà rinascere l’area mantenendo il carattere ludico sportivo ma con una maggiore fruibilità degli spazi e dotazione di servizi. Nel quartiere Oltretorrente, l’Ospedale Vecchio, una volta ultimato il recupero del complesso monumentale, diventerà il Distretto della memoria sociale, civile e popolare. Il progetto, finanziato con 6.540.260,00 euro, vedrà insediarsi diverse realtà fra cui una galleria multimediale, il Museo dei Burattini, la Biblioteca Civica, un Polo delle associazioni, l’InformaGiovani, l’Archivio di Stato e la Consulta dei popoli.
Grazie poi al progetto di riqualificazione di Piazzale Pablo, finanziato interamente con 1.100.000,00 di euro, gli spazi pubblici e l’area verde saranno rivalorizzati con una nuova fontana, aree giochi, nuove pavimentazioni e il quartiere potrà finalmente godere di una nuova biblioteca per i bambini. Nella periferia sud della città, nel quartiere Montanara, la struttura di Villa Ghidini sarà ricostruita per diventare parte del Distretto d’eccellenza delle Arti Audiovisive e ospitare spazi di co-working e una mediateca. Un progetto, che rivitalizza gli ambienti destinandoli a nuove funzioni culturali e sociali che mettono al centro la creatività giovanile. Per l’intervento sono stati richiesti e ottenuti 2.000.000,00 euro. Infine, sempre nella zona del Cinghio, gli edifici ex rurali del Podere attualmente abbandonati verranno ristrutturati e riutilizzati per essere messi a disposizione di associazioni e dei cittadini.
Tutto bello, ma c’è chi non crede affatto a ciò. E’ il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Nicola Dall’Olio, secondo cui Parma è rimasta fuori dai finanziamenti per le Periferie, in quanto con 800 milioni disponibili riceverebbero fondi soltanto dalla 25esima posizione, occupata da Rieti, alla 74esima, che è Treviso. Niente soldi a Parma, quindi, da un governo del Pd, nonostante l’annuncio di un altro Dem come Antonio De Caro.