Greci: più Polizia per la sicurezza dell’Ospedale Maggiore

Greci: più Polizia per la sicurezza dell’Ospedale Maggiore

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L’Ospedale di Parma non è abbastanza sicuro. A sottolinearlo è Filippo Greci, candidato sindaco di SiAmo Parma, che richiama l’attenzione delle istituzioni sulla necessità di avere a disposizione nuovi e più efficaci strumenti per garantire la sicurezza di tutti, soprattutto nell’area emergenza. A cominciare da un posto fisso di polizia.

Greci, a proposito del posto di polizia, ricorda che “fino a circa una decina di anni il servizio era garantito 24 ore su 24, poi le ore vennero ridotte man mano alle sole 12 ore diurne, escluse le festività. Ora la presenza è solo per le ore mattutine, fatte salve le giornate in cui il poliziotto è assente per vari motivi, eventualità nelle quali non è prevista la sostituzione. Inoltre, il posto di polizia non è dislocato dove maggiore sarebbe l’effetto di deterrenza e la velocità di intervento, ovvero nei locali dell’area emergenza, ma in posizione defilata, dalla parte opposta al reparto di radiologia”.

Certo, anche la sola presenza del personale IVRI ha costituito un effetto di deterrenza. Ma qui oltre alle chiacchiere occorre far seguire i fatti. Si rende necessario che l’Ospedale, il Comune e le Forze dell’Ordine aprano un tavolo e concertino una strategia, perché l’Ospedale deve essere un presidio sicuro e deve portare legalità e sicurezza a chi accede e a chi si intrattiene in un’area così delicata – continua Filippo Greci -. Si rendono necessari sistemi di videosorveglianza, controllo degli accessi ma soprattutto personale in divisa 24 ore al giorno, soprattutto nell’area emergenze, dove arriva chiunque, anche persone sotto effetto di droghe o alcool, e la sicurezza del personale e dei pazienti deve essere garantita. Troppo spesso ci si focalizza su realtà meno gravi, come i parcheggiatori abusivi (e molesti) fuori dalla struttura, ove peraltro esiste il Comando Stazione Carabinieri Parma Oltretorrente. Riteniamo di rappresentare la causa profonda di questo malessere prima che sfugga di mano del tutto con conseguenze le cui avvisaglie si sono avute in maniera evidente principalmente durante il periodo delle festività natalizie e di capodanno”.

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