Bocconi avvelenati, la proposta di Rainieri e Cavandoli

Bocconi avvelenati, la proposta di Rainieri e Cavandoli

1190
0
CONDIVIDI

A Parma è in atto una vera e propria emergenza bocconi avvelenati che non si sta contrastando efficacemente. Bisognerebbe utilizzare unità cinofile addestrate per la bonifica delle aree inquinate da queste vigliacche esche, pericolose anche per i bambini, come consentono ai comuni le norme regionali. La stessa Regione Emilia-Romagna, però, non ha portato avanti il progetto elaborato già nel 2009 ma ancora attuale di dotare la Protezione civile regionale di una squadra con cani e addestratori specializzati in tale attività”. Il consigliere regionale della Lega Nord, Fabio Rainieri, ha presentato così la nuova interrogazione inviata alla Giunta regionale sul notevole aumento di ritrovamenti di bocconi avvelenati che si sta registrando nelle aree verdi pubbliche e private della città. Rainieri ha anche chiesto all’amministrazione regionale i motivi per cui la Protezione civile regionale non è ancora attrezzata di proprie unità cinofile specializzate per questa attività e se sia comunque possibile utilizzare quelle di appartenenza di altre Regioni o comunque di altri enti.

Sulla questione interviene ancora una volta anche la candidata sindaco del centrodestra, Laura Cavandoli, convinta della bontà della soluzione proposta a livgello regionale da un esponente del partito di cui fa parte.

Sinceramente non si capisce se la soluzione delle unità cinofile dedicate sia stata valutata dal Comune di Parma e perché non è stata adottata – sottolinea Cavandoli -. Essa, rispetto alle altre misure adottate ha anche il vantaggio di agevolare la ricerca dei responsabili. L’impressione è infatti quella che i bocconi avvelenati possano essere gettati anche e soprattutto da personaggi dediti ad attività illegali, come lo spaccio di stupefacenti, per liberarsi di torno della per loro disturbante presenza di animali domestici. Il fiuto esperto dei cani specializzati potrebbe consentire di associare al boccone ritrovato anche chi lo ha preparato. Fossi stata al posto di Pizzarotti avrei chiesto alla Regione di sostenere attraverso AUSL o Protezione civile l’utilizzo di unità cinofile specializzate provenienti da altri territori. Da notare, comunque, come se ne stia zitto sul problema che guarda caso fa emergere un’inadempienza dell’amministrazione regionale targata PD, anche il candidato sindaco del centrosinistra Paolo Scarpa”.

Nessun commetno

Lascia una risposta: