Effetto Parma: Festival Verdi nella top 5 mondiale, smentiti Scarpa e gli...

Effetto Parma: Festival Verdi nella top 5 mondiale, smentiti Scarpa e gli altri

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Ieri Parma e il suo Teatro Regio erano al London Coliseum per la cerimonia di premiazione degli International Opera Awards, gli “oscar della lirica”: essere tra le più grandi realtà internazionali dell’opera dopo una lunghissima assenza è un orgoglio grande, che diventa grandissimo se ripensiamo a quando si parlava di fallimento del Regio e di licenziamenti.
Il Festival Verdi è stato così inserito tra i 5 più importanti festival al mondo e ne è stata riconosciuta la capacità di creare spettacoli di qualità, con la Giovanna d’Arco della scorsa edizione anch’essa nella top 5 mondiale delle nuove produzioni.
La statuetta non è arrivata ma è la prova che il Festival Verdi c’è, è vivo, affermato, in crescita. E non lo diciamo noi: lo dice il mondo, lo riconoscono i massimi esperti.

Il candidato Pd Paolo Scarpa, però, sembrerebbe pronto a mettere tutto in discussione viste le sue dichiarazioni a Tv Parma a proposito del Festival Verdi: “Lo cambierei completamente, mettendo in rete tutta la realtà culturale di Parma, dal teatro alla poesia al cinema, e cambierei la data, perché ottobre è un mese triste”. Evidentemente Scarpa ignora che Verdi è nato il 10 ottobre ed è attorno a quella data che il Festival è costruito, inserito nella promozione turistica internazionale e apprezzato da migliaia di stranieri alla ricerca dell’ “atmosfera verdiana”.

Parli di quanto è triste l’ottobre sold out agli albergatori e ai ristoratori; di “mettere in rete” al Conservatorio, al Lenz, all’Università, all’Istituto Nazionale di Studi Verdiani e a tutte le realtà finalmente coinvolte nel Festival e in uno straordinario Verdi OFF; dica anche come nel concreto cambierebbe completamente il Festival, magari dopo aver letto o almeno sfogliato i dati della scorsa edizione: + 81% di spettatori, +95% di incasso, +113% di stranieri rispetto a due anni prima. Record assoluto di incasso e di presenze.
Se c’è una cosa triste, non è ottobre: è l’incompetenza di chi parla di cultura e di temi fondamentali per il territorio senza sapere l’abc. 

Per questo invitiamo Scarpa a scoprire il Regio, che in questo mese offre danza, concertistica e uno straordinario Prometeo al Farnese, e il prossimo Festival, presentato con un anno di anticipo e che già ha fatto registrare più del triplo di incassi rispetto agli anni precedenti.
Sarà di nuovo nel “triste” ottobre, ma così almeno avrà il tempo di informarsi meglio.

Effetto Parma

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