La grande violinista russa Viktorija Mullova sarà la protagonista, venerdì 12 maggio dalle 20.30, del prossimo appuntamento della Stagione Concertistica del Teatro Regio di Parma, con un ricco programma che muovendo da Bach, abbraccia quattro secoli di storia della musica. Del massimo compositore tedesco, intrepreterà alcuni movimenti e danze dalla Partita n. 1, BWV 1002 (“Allemande”, “Double”, “Gavotte”), dalla Sonata n. 1, BWV 1001 (“Siciliana”, “Presto”), dalla Partita n. 2, BWV 1004 (“Ciaccona”) e dalla Sonata n. 3, BWV 1005 (“Largo” e “Allegro assai”). A queste, affiancherà pagine del repertorio moderno e contemporaneo, con la Sonata per violino solo di Sergej Prokof’ev, Line by line, composizione del 2013 del giovane Dai Fujikura e Three Miniatures di George Benjamin, presentato per la prima volta nel 2002.
Impostasi all’attenzione internazionale con la vittoria del Concorso Sibelius di Helsinki nel 1980 e la Medaglia d’oro al Concorso Čaikovskij nel 1982, Viktorija Mullova è considerata tra i più grandi interpreti del violino sulla scena mondiale. Dopo la fuga dall’Unione Sovietica nel 1983, ha suonato con le orchestre più prestigiose e i maggiori direttori, ospite nei più importanti festival musicali. Conosciuta e apprezzata per la sua versatilità, ha esplorato e continua ad esplorare tutto il repertorio per violino, dal barocco alla musica contemporanea, dalla world fusion alla musica sperimentale. Particolarmente interessata allo studio e alla ricerca della prassi esecutiva originale, ha collaborato con prestigiosi ensemble che utilizzano strumenti d’epoca, tra i quali The Orchestra of the Age of Enlightenment, il Giardino Armonico, Venice Baroque e l’Orchestre Revolutionnaire et Romantique.
Allo stesso tempo è grande il suo interesse per la musica contemporanea, con numerose commissioni a giovani compositori, tra i quali Fraser Trainer, Thomas Larcher e Dai Fujikara e diversi progetti discografici, dei quali ricordiamo: “Through the Looking Glass” con brani di world, jazz e pop music arrangiati da Matthew Barley; “The Peasant Girl” realizzato con l’Ensemble Matthew Barley e “Stradivarius in Rio”, ispirato dalla sua passione per le canzoni brasiliane. Il repertorio barocco e classico, resta la parte più cospicua della sua discografia. In particolare l’incisione delle Sonate e delle Partite di Bach, compositore col quale ha una grande affinità, rappresenta una pietra miliare nel viaggio personale dell’artista e quella dei Concerti di Vivaldi con Il Giardino Armonico, diretto da Giovanni Antonini, ha vinto il Diapason d’Or 2005. Suona lo Stradivari Julius Falk del 1723 e un Guadagnini.
Per informazioni e biglietti: Biglietteria del Teatro Regio di Parma, tel. 0521 203999 – [email protected] – www.teatroregioparma.it