Derby d’Italia brutto e amaro per le Zebre: a Parma passa Treviso...

Derby d’Italia brutto e amaro per le Zebre: a Parma passa Treviso (3-16). Coach Jimenez saluta, la gara secondo Biagi e Tebaldi (video)

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Zebre Rugby Vs Benetton Treviso 3-19 (p.t. 3-10)

Marcatori: 8‘ m Fuser tr McKinley (0-7); 15‘ cp Canna (3-7); 35‘ cp McKinley (3-10); s.t. 3‘ cp McKinley (3-13); 9‘ cp McKinley (3-16); 14‘ cp McKinley (3-19);

Zebre Rugby: Padovani, Baker, Bisegni, Castello (13’ s.t. Boni), Van Zyl (28’ s.t. Ruzza, 34’ s.t. Van Zyl), Canna (22’ s.t. Bellini), Violi (1’ s.t. Palazzani); Van Schalkwyk (34’ s.t. Ruzza), Sarto J. (1’ s.t. Meyer), Mbandà, Biagi (cap), Koegelenberg, Ceccarelli (27‘ s.t. Roan), D’Apice (1’ s.t. Fabiani), Lovotti (27’ s.t. De Marchi). All.Jimenez

Benetton Treviso: Odiete (36’ s.t. Allan); Esposito, Iannone (18’ s.t. Sperandio), Sgarbi, Benvenuti, McKinley, Tebaldi (23’ s.t. Gori); Barbieri (1’ s.t. Lazzaroni), Steyn, Minto (36’ s.t. Ferrari); Budd (cap), Fuser (28’ s.t. Paulo); Ferrari (33’ s.t. Pasquali), Bigi (24’ s.t. Giazzon), Zani (38’ s.t. Porolli). All. Crowley

Arbitro: Marius Mitrea (Federazione Italiana Rugby)

Assistenti: Emanuele Tomò e Simone Boaretto (entrambi Federazione Italiana Rugby)

TMO: Carlo Damasco (Federazione Italiana Rugby)

Cartellini: al 38’ giallo a Fuser (Benetton Treviso), al 25’ s.t. giallo a Pasquali (Benetton Treviso)

Calciatori: Canna (Zebre Rugby) 1/3, McKinley (Benetton Treviso) 5/5

Man of the match: Ferrari (Benetton Treviso)

Punti in classifica: Zebre Rugby 0, Benetton Treviso 4

Note: Pomeriggio di pioggia. Temperatura 16° .Terreno in ottime condizioni. Spettatori 4500 circa.

 

Non è stata una gran bella partita sotto la pioggia di Parma. Il derby d’Italia al Lanfranchi ha visto il trionfo di una Benetton Treviso più cinica ed efficace che bella, contro Zebre Rugby mai veramente in partita. Senza strafare, i biancoverdi di Crowley hanno avuto la meglio nei punti d’incontro e soprattutto in mischia chiusa con una percentuale che sfiora il cento per cento. Ma anche se non si sono viste giocate da consegnare agli annali, la gara qualche dato importante lo ha comunque dato. Innanzitutto il Benetton Treviso corona una stagione non troppo esaltante sul piano dei risultati, con la qualificazione alla prossima Champions Cup e con il terzultimo posto, a pari punti con i Dragons Newport ma meglio di quest’ultimi per il calcolo delle vittorie (una in più). Per la statistica, invece, il 3 a 19 finale vale il maggior divario registrato finora in tutti i precedenti di Pro12.

Al di là del risultato e della sconfitta nell’ultima di campionato e della gestione di coach Victor Jimenez, il vero peccato sta nel fatto di non aver potuto vedere in campo le Zebre nella loro forma migliore. Ne avrebbe guadagnato di certo lo spettacolo e forse anche il taccuino del Ct Conor O’Shea in tribuna per limare la lista dei convocati per il prossimo tour estivo della Nazionale.

Tre i cambi per i bianconeri: rientra capitan Biagi mentre dall’inizio in campo per le Zebre all’ala Baker e a numero 8 Van Schalkwyk. Le Zebre risentono dell’assenza di Chistolini, importante in una sfida fisica come questa, fermato per squalifica dopo il rosso rimediato nella gara precedente a Cardiff. Dieci i nazionali italiani scesi in campo nell’ultimo RBS Sei Nazioni nel XV iniziale scelto da coach Jimenez, cinque invece in quello degli ospiti deciso dal coach neozelandese del Benetton, Crowley.

A paritre subito forte è la Benetton che mette tanta pressione al piede e mette a segno l’unica meta della partita già nei primi 10 minuti, innescata da una mischia in attacco. Fin dalle prime battute le Zebre hanno evidenziato difficoltà nell’approccio alla gara e hanno cercato di approfittare dell’indisciplina degli ospiti, prontamente sanzionata da un fiscale arbitro Mitrea. Ma Canna non è nella sua miglior giornata e centra l’H solo una volta su tre.

Dopo altri tre punti di McKinley Treviso rimane in 14 per il giallo a Fuser ma i bianconeri non riescono a sfruttare la superiorità con Canna che fallisce il terzo piazzato prima dell’intervallo. Nella ripresa i padroni di casa – scesi in campo con la tradizionale divisa bianconera – rientrano con la divisa gialloblu per sottolineare la parmigianità della franchigia nonostante un amore vero e proprio non sia mai sbocciato. Ma il canovaccio della gara cambia poco, nonostante la raffica di cambi decisi fin dal primo minuto da coach Jimenez. Il Benetton è avanti per 3 a 10 e mette a posto le cose sul fronte della disciplina, cosa che invece non riesce più alle Zebre tanto che tre falli contro costano nove punti segnati ancora da McKinley perfetto oggi dalla piazzola, che fissano il risultato finale sul 3 a 19.

Nel finale le Zebre ci provano con uno scatto d’orgoglio, ma combinano poco soprattutto a causa dell’imprecisione alla mano. I bianconeri chiudono così all’ultimo posto in classifica e giocheranno nella prossima stagione la coppa europea EPCR Challenge Cup.

La cronaca della gara inizia con una prima fase di scambi di calci tattici: le Zebre giocano una rimessa nei propri 10 metri con Budd sanzionato per un’ostruzione su Van Schalkwyk in aria ma faticano i bianconeri a riportarsi nella metà campo ospite, ricacciati nei prorpi 22 dal piede di McKinley. Treviso attacca alla mano al 3′ e gioca ancora la profondità col calcio dalla base dell’ex Tebaldi. Il XV del Nord-Ovest pasticcia nell’uscita dai propri 22 sotto pressione regalando una mischia ai 5 metri ai biancoverdi al 5°.  Sul secondo ingaggio Mitrea sanziona la prima linea delle Zebre con Budd che chiama ancora mischia. Battaglia sulla linea di meta con Fuser bravo a superare la linea di meta per la prima meta della gara trasformata da McKinley. La gara è caratterizzata ancora da tanto gioco al piede con Baker portato fuori nella propria metà campo dopo aver raccolto un calcio. La prima rimessa trevigiana è rubata da Biagi con Castello che costringe poi Odiete al tenuto sulla metà campo. Il fallo è calciato in touche con Tebaldi che lo controlla perdendo però l’ovale in avanti: mischia bianconera nei 22 ospiti. Tiene la linea del Benetton sui 22 sul multifase dei padroni di casa prima del fallo di un sostegno biancoverde. Canna da posizione centrale centra i pali per il 3-7 al 15°. Dopo una mischia sulla metà campo ancora indisciplinato il Benetton in ruck con Fuser e rimessa Zebre sui 22. Ancora un fallo di un sostegno ospite, questa volta Barbieri sui 30 metri: Canna va per i pali ma colpisce il palo destro dell’H parmigiana al 20°. Fatica la mischia delle Zebre al 24°, l’ovale esce lentamente e va fuori dal campo per la rimessa trevigiana ma è bravo Mbandà a fermare l’abbrivio ospite. Gioco molto spezzettato anche a colpa degli errori di trasmissione dovuti all’ovale viscido intorno alla mezz’ora. Risalgono le Zebre alla mano dai 22 con buone mani di Canna e Mbandà ma poco dopo arriva anche il primo fallo contro i bianconeri dopo la rimessa rubata da Budd che decide per calciare in touche. Il multifase porta al secondo fallo sul punto d’incontro fischiato a sui 10 metri contro Sarto. McKinley centra i pali per il 3-10 a 35°. Al 38° Treviso rimane in 14 per il giallo a Fuser che placca D’Apice senza possesso su una risalita ben orchestrata da Violi. Steyn è indisciplinato sulla maul bianconera: a tempo scaduto Canna può solo calciare per i pali ma arriva il secondo errore dalla piazzola.

Ad inizio ripresa le Zebre si ripresentano in campo con la maglia giallo-blù e concedono il terzo fallo con Meyer, appena entrato per Sarto. McKinley porta il Treviso oltre il break in inferiorità numerica. Tanta aggressività del Benetton ad inizio ripresa: due i turn-over ottenuti che permettono agli ospiti di risalire e giocare una mischia sui 22. Poco dopo, su un’altra mischia chiusa, Mitrea sanziona Lovotti al 49° col 10 biancoverde che mette altri tre punti per il 3-16 parziale al Lanfranchi. Ci provano le Zebre alla mano ma non riescono ad avanzare alla mano: arriva un in avanti di Biagi sul placcaggio subito con un altro fallo che arriva in mischia contro le Zebre. McKinley ringrazia e fa 5/5 dalla piazzola. Il pack trevigiano sembra avere in mano la gara col terzo fallo fischiato da Mitrea al 58°: dopo la rimessa la difesa bianconera è indisciplinata nella difesa della maul. Il XV di Crowley è nei 22 ma è bravo Canna ad intercettare l’ovale e ricalciarlo in avanti. Risponde il pacchetto di mischia di coach Jimenez che trova il fallo a favore al 63° innescando un’azione avanzante fermata però dall’in avanti di Ceccarelli sulla metà campo. Risponde Treviso che entra nei 22 col possesso con Mbandà che mette le mani in ruck e costringe al tenuto un avversario. Carica Boni sulla metà campo dopo la rimessa ma è abile la difesa ospite a controllare lo sforzo offensivo bianconero. Un fallo sul punto d’incontro che da alle Zebre l’opportunità di riaprire la gara: avanza la maul bianconera che trova un’altra penalità sui 22 contro Paulo. Il secondo drive non riesce a sfondare: arriva una mischia ai 5 metri per Biagi e compagni che si vedono fischiare un tenuto a De Marchi dopo alcune fasi facendo sfumare l’opportunità. Le Zebre si ritrovano a giocare una touche nei 22 dopo il fallo di Pasquali che costa il giallo al pilone biancoverde; ma il turn-over ospite chiude l’azione bianconera e la partita.

SALA STAMPA

L’head coach Victor Jimenez chiude la sua esperienza alle Zebre Rugby dopo una stagione di grandi difficoltà. Probabilmente tornerà nella sua Argentina.

Mi dispiace finire con una sconfitta: ancor di più per non aver giocato bene senza imporre il nostro gioco. C’è rammarico sportivo, ma in questa stagione difficile per tutti, dopo l’uscita di Gianluca Guidi era difficile rimetterci in carreggiata: si poteva fare meglio, ma 10 punti erano il nostro obiettivo e l’abbiamo raggiunto. Ci siamo avvicinati a dove dovevamo arrivare in questo torneo anche se avevamo il potenziale di finire meglio in classifica, vicino a Edimburgo, con un paio di vittorie che potevamo ottenere. Treviso è stata forte in conquista, ha preparato bene la gara non permettendoci di giocare molti palloni, giocati con poca qualità e ben contestati sul punto d’incontro dall’avversario. Loro hanno dominato la gara senza far decollare il ritmo della sfida, ritmo nel quale noi volevamo entrare. Treviso ha preparato la gara su questi ritmi bassi, gioco al piede accurato e pressione: complimenti a loro per aver incanalato la sfida dove volevano. Il mio bilancio alle Zebre è più che positivo: ho iniziato una bella carriera in Italia da allenatore. Un percorso positivo con la Lazio, con la nazionale Under 20 e qui a Parma con le Zebre. Sono usciti tanti buoni giocatori per l’alto livello, ho avuto fortuna di allenare grandi giocatori; il mio percorso è stato positivo”.

Il capitano delle Zebre Rugby George Biagi non trova scuse per la prestazione di oggi, ma si ritiene soddisfatto per come è andata una stagione densa di problemi e difficoltà a tutti i livelli.

Il risultato parla chiaro, facciamo i complimenti a Treviso che ha sfruttato le condizioni meteo con un rugby efficace che ci ha messo in difficoltà dall’inizio. Piano piano la sfida ci è scappata via e non siamo riusciti a rientrare. Il primo tempo è stato più equilibrato con calci pro e contro, nel secondo siamo stati più in difficoltà. Treviso è stato più bravo sui punti d’incontro mettendoci in difficoltà: i nostri mediani hanno avuto pochi palloni puliti per innescare i nostri trequarti per fare la differenza. Sia noi che Treviso avevamo la possibilità,  vincendo qualche gara in più, di finire entrambe sopra qualche squadra straniera. Ci manca ancora qualcosa; è stata una stagione in salita ma nonostante tutto la squadra è stata compatta e ha reagito. Poteva andare molto peggio: si è visto invece un gruppo forte che ha reagito in campo, rischiando di finire decimo in classifica. Il potenziale c’è con tanti giovani esplosi quest’anno, dobbiamo restare uniti e ripartire per il futuro. Dobbiamo vedere il bicchiere mezzo pieno e costruire da quello fatto quest’anno. Molti ragazzi ci lasceranno ma chi resterà farà tesoro di questa gara. Il futuro ci vedrà risalire in classifica, c’è tanto di buono su cui costruire. Ringrazio Jimenez e Garbin che ci lasciano dopo tanti anni, due membri importanti dello staff tecnico a cui faccio in bocca al lupo augurando loro il meglio per il futuro”.

A raccontare i temi tattici che hanno portato al successo la Benetton Treviso è stato invece il mediano di mischia Tito Tebaldi, nocetano come quello delle Zebre, Marcello Violi.

L’avevamo preparata in modo diverso a inizio settimana, pensando che il tempo fosse bello. Poi ci siamo dovuti adattare alle condizioni, quindi con una mischia forte e con i possessi, le fasi statiche e ovviamente il gioco al piede per tenere gli avversari nel loro campo, mettendo pressione per non farli uscire bene, per farli sbagliare. Ovvio che viene tutto bene quando tutti lavorano bene. Sicuramente la mischia chiusa ha fatto bene, anche se non ci riteniamo una squadra che vuole impostare quel tipo di gioco lì, chiuso, giocare ogni mischia per prendere il calcio. Ci piacerebbe giocare la mischia e la touche come delle buone piattaforme per giocare. In condizioni meteo diverse lo abbiamo fatto vedere, specialmente in casa e anche contro squadre ben più forti di noi. Oggi abbiamo approcciato in altro modo quando abbiamo visto che comunque c’era energia in campo, che li stavamno dominando non solo nelle fasi statiche. Quando hai una buona piattaforma e riesci a giocare sul piede avanzante, loro fanno più fatica anche se sapevamo che hanno delle terze linee molto efficaci sul punto d’incontro e dovevamo annullarle. Su questo abbiamo lavorato in settimana e in campo abbiamo fatto fatto quello che dovevamo fare“.

 

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