Dopo la condanna lo perdona, lui la picchia di nuovo: arrestato stalker...

Dopo la condanna lo perdona, lui la picchia di nuovo: arrestato stalker 35enne

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La loro storia finisce con una condanna in tribunale, poi lei lo perdona e ci torna insieme. Ma come capita molto spesso in questi casi, la storia dura poco. E finisce con un nuovo arresto per un 35enne albanese, G.T., residente nel parmense, accusato stavolta di stalking e lesioni.

La loro relazione tra G.T. e G.Y., trentenne rumena residente a Parma, era iniziata nel 2015. Nei primi mesi lui aveva mostrato il suo lato più tenero ed affettuoso. Poi, già verso la fine dell’anno, aveva iniziato ad assumere comportamenti sempre più aggressivi e violenti dettati da una cieca gelosia, impedendo alla compagna di coltivare le proprie amicizie. Fino a picchiarla violentemente in diverse occasioni.

La donna, già a partire dal gennaio dello scorso anno, ha iniziato a denunciare gli atteggiamenti aggressivi del suo compagno, ma solo nel maggio 2016 ha deciso di troncare quel rapporto malsano e raccontare le gravi violenze subite, consentendo alla Procura del Repubblica di richiedere ed ottenere l’applicazione nei suoi confronti della misura cautelare degli arresti domiciliari. Nel novembre del 2016, l’uomo viene condannato in primo grado per lesioni personali e molestie.

Dopo la condanna, la donna, credendo in suo reale pentimento, decide di ritornare sui suoi passi e si riavvicina al suo aguzzino. Ancora una volta, nel primo periodo, l’uomo si dimostra affettuoso ed amorevole, prospettandole una nuova vita insieme e proponendole, addirittura, di entrare in società con lui nella sua attività. G.Y. accoglie con entusiasmo questa proposta, che appare ai suoi occhi una ulteriore prova della reale volontà dell’uomo di costruire un sereno percorso di vita insieme. Le speranze della donna, però, crollano quando, di rientro da una serata trascorsa fuori alla fine del mese di gennaio, l’uomo, completamente ubriaco, inizia ad offenderla pesantemente, ad accusarla di aver avuto rapporti con uomini a lei sconosciuti ed a picchiarla selvaggiamente con schiaffi e calci, strappandole cicche di capelli e causandole lesioni diagnosticate con 7 giorni di prognosi.

Solo in quel momento, percependo di aver corso il rischio di perder la vita, G.Y. decide di troncare definitivamente ogni rapporto con l’uomo. L’albanese, da quel momento in avanti, cerca in ogni modo di riallacciare un contatto con la donna, chiamandola ripetutamente al telefono, raggiungendola nei pressi della sua casa o cercando negli amici in comune un utile intermediario. La donna, che nel frattempo si è presentata alla Squadra mobile per formalizzare una nuova denuncia, è finalmente irremovibile. L’uomo, vistosi rifiutato ed in cerca di vendetta, decide di colpire la donna nei suoi affetti e nelle sue amicizie, diffondendo tramite facebook e nei gruppi whatsapp messaggi contenenti informazioni di natura personale sul suo conto, o frasi contenenti deliranti ingiurie e pesanti offese.

L’attività svolta dal personale della sezione “reati contro la persona” della Squadra Mobile ha consentito di cristallizzare le dichiarazioni della donna e di trovare numerosi riscontri nelle testimonianze rese dalle persone vicine alla “coppia”, ricostruendo un contesto di violenza e soprusi ed un mirato tentativo di denigrarne l’immagine diffondendo false notizie sul suo conto. Nella mattinata di sabato, gli agenti hanno quindi eseguito la nuova ordinanza di arresto, rinchiudendo il 35enne ai domiciliari con l’accusa di atti persecutori e lesioni personali aggravate.

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