Nel 2016 la provincia nella quale si registra la quota più elevata di popolazione occupata è Bolzano (72,7%), mentre quella con il tasso di occupazione più basso è Reggio Calabria dove lavorano solo 37,1 persone su 10. Lo dice l’Osservatorio statistico dei Consulenti del lavoro che ha preso in esame la popolazione in età lavorativa, cioè dai 15 ai 64 anni.
In questa speciale classifica Parma si colloca al quinto posto in Italia con un tasso di occupazione pari al 68,7%, in crescita dell’1,5% rispetto all’anno precedente. Molto alto è il tasso di occupazione femminile che a Parma raggiunge quota 62,4% e pone la provincia al sesto posto in Italia. Il 31,5% (-0,5%) degli occupati nel Parmense non ha però un contratto standard.
Dal 2° al 19° posto si trovano tutte le province nelle quali sono occupati più di due terzi della popolazione in età lavorativa e sono, nell’ordine, Bologna (71,8%), Belluno e Modena (68,8%), Parma (68,7), Milano (68,4%), Lecco e Forlì-Cesena (68,3%), Reggio nell’Emilia (68,2%), Siena (67,9%), Cuneo e Pordenone (67,7), Firenze e Pisa (67,5%), Arezzo (67,4%), Lodi (67%).
Roma si colloca solo al 57esimo posto della classifica (62,6%) e la provincia del Mezzogiorno con il tasso di occupazione più elevato è L’Aquila (57,2%) che si trova al 65 esimo posto. Le altre province, dopo Reggio Calabria (37,1%), dove sono occupate meno di 4 persone su 10 sono Palermo (37,4%), Caserta (38%), Napoli (38,6%), Crotone (38,7%), Agrigento (39,1%), Vibo Valentia (39,4%), Catania (39,6%) e Trapani (39,8%).
Con 1.476 euro mensili è Bolzano la provincia che, oltre ad avere il tasso di disoccupazione più basso, detiene il primato degli stipendi medi più alti fra gli occupati alle dipendenze. Seguono Varese (1.471€), Monza e Brianza (1.456€), Como (1.449€), Verbano CusioOssola (1.434€), Bologna (1.424€) e Lodi (1.423€). Per trovare Parma bisogna arrivare al 13esimo posto, con un importo medio mensile di 1.399 euro.
Si tratta di retribuzioni più alte rispetto alla media nazionale (1.315€) e, per la metà delle province italiane, si riferiscono alle città del Nord Italia. La prima provincia del Mezzogiorno con la retribuzione media più elevata è solo al 55° posto della classifica dove si colloca L’Aquila con 1.282 euro. Quella, invece, con gli stipendi più bassi è Ascoli Piceno: 925euro.