C’era anche Parma nella delegazione italiana che ha visto le migliori esperienze nazionali nel convegno organizzato da Legambiente a Bruxelles al Parlamento Europeo con la presenza di Jyrki Katainen, vicepresidente Commissione UE e Simona Bonafè, Eurodeputata relatrice del Pacchetto sull’Economia Circolare. Un mese fa l’Europarlamento ha approvato a larga maggioranza il cosiddetto pacchetto sull’economia circolare, adottando un testo che migliora la proposta del 2015 fatta dalla Commissione Europea, in particolare per quanto riguarda i target di riciclaggio al 2030 innalzati al 70% per i rifiuti urbani e all’80% per gli imballaggi. Ora tocca al Consiglio intraprendere la strada di una politica europea finalmente in grado di trasformare l’emergenza rifiuti in una grande opportunità economica e occupazionale.
“È fondamentale che in sede di Consiglio l’Italia sostenga una riforma ambiziosa della politica comune dei rifiuti – insiste il direttore generale di Legambiente Stefano Ciafani – Il nostro governo deve fare la sua parte affinché si realizzi quella che è una strategia moderna e sostenibile per uscire dalla crisi, senza nascondersi dietro le posizioni di retroguardia di alcuni Stati membri che contrastano gli obiettivi sostenuti dal Parlamento. Serve adottare immediatamente nuovi obiettivi europei di riprogettazione dei prodotti e di prevenzione, riuso e riciclo dei rifiuti per ridurre gradualmente il ricorso al recupero energetico, per archiviare lo smaltimento in discarica e per essere meno dipendenti dalle importazioni di materie prime”.
L’assessore Gabriele Folli, da parte sua, ha fatto notare che “è interessante notare come Parma sia già sostanzialmente in linea con gli obiettivi di riciclaggio che l’Unione Europea pone al 2030 avendo raggiunto nel 2015 un tasso di effettivo riciclo del 66%. Ora siamo nelle condizioni di poter investire sul miglioramento dei servizi e su incentivi e sconti per gli utenti più virtuosi”
Folli è intervenuto al convegno presentando i risultati conseguiti nella gestione della raccolta rifiuti che hanno portato a conseguire l’ambizioso obiettivo dell’80% di raccolta differenziata ma anche in ambito mobilità dove Parma risulta essere la seconda città italiana ad aver approvato il PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) e pure sulle tematiche dell’energia sostenibile che vede Parma aver attivato la riconversione di gran parte dei punti luce dell’illuminazione pubblica presenti in città (2/3 delle 37.000 lampade verranno sostituite con tecnologie a basso consumo).