“Alcohol: be careful!”. Questo il titolo dell’incontro che si terrà sabato 29 in piazza Steccata, con inizio alle 15, promosso da Alcologia dell’ospedale e Acat Parma Il Volo per chiudere il mese di aprile come sempre dedicato alla prevenzione alcologica. Verrà posizionata una tenda da campo, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, in cui operatori volontari e medici, psicologi dell’Alcologia Ospedaliera guideranno i ragazzi in un percorso suddiviso in vari step al termine del quale verrà proiettato un filmato di pochi minuti.
La storia parla di un ragazzo che sta per uscire con amici, una volta arrivato in discoteca inizia ad assumere una serie di comportamenti che lo metteranno sempre più a rischio fino all’epilogo finale; negli ultimi minuti che lo precedono il nastro si riavvolge e si inizia ad intravedere cosa sarebbe accaduto se l’alcol non fosse diventato il protagonista della serata. E’ un invito a riflettere, utilizzando le immagini per attivare l’emisfero cerebrale destro che nei giovani è più sensibile e per focalizzare l’attenzione sul destino che a volte è imprevedibile ma spesso viene manipolato dal nostro comportamento. Tutti possono salvare potenzialmente una vita sia direttamente con procedure di emergenza, sia indirettamente dando informazioni corrette su come affrontare tale problematica.
L’incontro di sabato è stato presentato in Comune dal vicesindaco Nicoletta Paci, da Mirzia Bocchia e Sergio Abretti, rispettivamente dal presidente e vice di Acat, da Anastasio Moothen, referente dell’iniziativa per la Croce Rossa di Parma, Cristiana Di Gennaro, referente del Centro Alcologico Universitario di Parma, e dalla psicologa Francesca Crincoli.
“L’Amministrazione ha accolto molto positivamente la richiesta di patrocinio per questo tipo di iniziativa – ha detto Paci – in quanto si tratta di un momento importante che vede coinvolti diversi soggetti che operano in sinergia per il contrasto al fenomeno delle patologie legate alla dipendenze da alcol e l’Amministrazione vuole essere vicina a tutti coloro che si adoperano in questo senso”.
Mirzia Bocchia ha illustrato come sono strutturati gli 8 club Acat di Parma e provincia a cui si accede tramite il passa parola, le assistenti sociali o il Sert. Nei club vengono coinvolte le famiglie in un percorso volto al contrasto delle patologie alcol correlate. Anastasio Moothen ha fatto riferimento al ruolo della Cri che mette a disposizione le proprie strutture, come il punto medico avanzato, ed i propri volontari nella battaglia contro le patologie alcol correlate.
Cristiana Di Gennaro del Centro alcologico ha reso noto che sono sempre di più i giovani quelli coinvolti nelle patologie alcol correlate. Le fasce di maggior rischio sono tra i 18 e 24 anni. “I giovani oggi – ha spiegato la dottoressa – si avvicinano all’alcol facendo delle vere e proprie abbuffate, ingerendo una forte quantità di alcol in poco tempo”. Puntiamo alla prevenzione ed al senso di responsabilità anche attraverso nuovi canali di comunicazione e contatto con i giovani come il momento di sabato 29 aprile.