Minniti a Salsomaggiore: “Accoglienza diffusa, basta immigrati a Tabiano”

Minniti a Salsomaggiore: “Accoglienza diffusa, basta immigrati a Tabiano”

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“Sono convinto che i sindaci siano interlocutori del Viminale. Abbiamo di fronte due grandi sfide: l’immigrazione e la sicurezza. I sindaci sono un elemento strategico di alleanze fra stato e territorio”. Così il ministro degli Interni Marco Minniti è intervenuto oggi in Municipio a Salsomaggiore, annunciando anche che non arriveranno altri profughi sul territorio. La visita del capo del Viminale è arrivata in seguito alle dure rimostranze dei sindaci di Salso, Filippo Fritelli, e di Fidenza, Andrea Massari, entrambi della corrente renziana, che nelle scorse settimane hanno denunciato l’eccessiva presenza di richiedenti asilo nella zona. In particolare risulta complicata la situazione di Tabiano. Oggi i due sindaci hanno chiesto che venga fissato un tetto massimo per l’accoglienza degli stranieri.

Penso che l’accoglienza diffusa sia la chiave giusta – ha detto Minniti – per quanto mi riguarda sto lavorando e lavorerò perché vi siano sempre meno grandi centri di accoglienza“. Non solo, Minniti ha chiesto collaborazione in tal senso assicurando che “se il comprensorio di Fidenza porterà una proposta, il Ministero non solo l’accoglierà ma la valorizzerà“.

Abbiamo fatto un accordo con l’Anci per l’accoglienza diffusa e c’è una iniziativa legislativa per accelerare i tempi per il riconoscimento dello status di rifugiato – ha tra l’altro sottolineato il ministro – con l’obiettivo di abbattere i tempi da due anni a sei mesi per l’accoglienza sul territorio“.

Secondo Minniti, che ha appena consegnato dieci motovedette alla Libia proprio per controllare meglio le proprie coste, “l’immigrazione non è più emergenziale“, ma è un fenomeno da governare anche mettendo “meno inquietudine nelle persone“.

Per quanto riguarda Salsomaggiore, il nuovo corso illustrato dal ministro dell’Interno, che appena un mese fa aveva bloccato l’arrivo di altri 80 stranieri nella città termale, porterà nel 2018 a più che dimezzare il numero dei richiedenti asilo presenti a Tabiano che oggi sono ben 235. Il taglio dovrebbe essere del 60%. Ma solo dal prossimo anno.

All’incontro con il ministro hanno preso parte anche diversi sindaci della provincia, oltre al prefetto Giuseppe Forlani e ai vertici delle forze dell’ordine. Presenti inoltre i parlamentari della provincia.

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