Chiesi Farmaceutici ha chiuso il 2016 con un fatturato di 1.571 milioni di euro (+7% rispetto al 2015, +9,6% a tassi di cambio costanti) e un Ebitda pari a 448 milioni di euro (+8.2% sul 2015). Crescono anche gli investimenti in Ricerca e Sviluppo (+12,5% rispetto al 2015), che hanno superato il 21% delle vendite totali, raggiungendo i 340 milioni nel 2016. Il gruppo parmigiano conta 51 progetti di ricerca e un organico aziendale di oltre 4.800 dipendenti, 671 dei quali nel settore ricerca e sviluppo. Il Centro Ricerche di Parma opera accanto ai laboratori di Parigi (Francia), Cary (USA), Chippenham e Oxford (UK) e il team di R&S della controllata società danese Zymenex nell’ambito dei programmi pre-clinici, clinici e registrativi del Gruppo.
“La nostra azienda è fondata su uno spirito imprenditoriale che continua ad alimentare ogni aspetto del nostro quotidiano, unito ad un impegno costante per l’innovazione – ha commentato Alberto Chiesi, presidente del Gruppo Chiesi -. Questo impegno ci ha visto crescere perseguendo la nostra missione di sviluppare soluzioni farmaceutiche che migliorano la qualità della vita umana. Da un piccolo laboratorio di Parma, abbiamo ampliato le nostre capacità e la nostra presenza, anno dopo anno fino a diventare una delle prime 50 aziende farmaceutiche del mondo. Ma l’azienda è una comunità di persone, legate da obiettivi condivisi, miranti a produrre beni e servizi per i territori in cui opera, il raggiungimento di traguardi di benessere personali e aziendali, e il sostegno alla crescita sociale, culturale ed economica del territorio in cui operano. Vogliamo ringraziare caldamente tutte le nostre persone, nei vari dipartimenti in Sede e nelle filiali, per la loro partecipazione appassionata, intelligente e proattiva alla crescita aziendale”.
“Nel 2016, abbiamo continuato la nostra traiettoria di crescita: sulla scia del successo dei prodotti consolidati come Foster, e attraverso l’espansione in aree terapeutiche associate, le vendite del Gruppo sono aumentate di quasi il 10% a parità di cambi rispetto al precedente esercizio, un risultato importante in un clima economico difficile che ci fa pensare che stiamo andando nella direzione giusta – commenta Ugo Di Francesco, CEO del Gruppo Chiesi –. Il 2017 si prospetta altrettanto interessante. Grazie a Trimbow®, per cui ci aspettiamo l’autorizzazione all’immissione in commercio entro fine anno, per la prima volta, i pazienti con BPCO, avranno a disposizione un solo inalatore per somministrare contemporaneamente due broncodilatatori ed un antinfiammatorio. Un’innovazione terapeutica importante che permette non solo di controllare i sintomi, ma anche di prevenire le pericolose riacutizzazioni. E grazie anche a Lamzede®che, Se approvato, rappresenterà l’unica speranza per bambini e adulti affetti da una devastante malattia per cui ad oggi non esiste un prodotto medicinale autorizzato”.
Tra i prodotti di punta nell’area del respiratorio, in cui Chiesi è key player a livello mondiale, vi sono brand storici che anche quest’anno hanno contribuito a una forte crescita del fatturato: Foster® (beclometasone dipropionato e formoterolo fumarato) ha generato vendite per 583 milioni di euro, con un incremento del 16,6% rispetto all’anno precedente. Curosurf® (poractant alfa), ha superato i 209 milioni di Euro, crescendo del 4,3% rispetto al 2015 e confermando la sua leadership mondiale quale farmaco salvavita, interamente sviluppato e prodotto in Italia, indicato per il trattamento della sindrome da distress respiratorio, una rara malattia che compromette la funzionalità polmonare nei prematuri. Clenil® (beclometasone dipropionato) ha generato vendite superiori a 174 milioni di Euro, in lieve calo rispetto al 2015 a causa di un effetto negativo derivante dall’evoluzione dei mercati valutari.
La dimensione internazionale del Gruppo è a tutt’oggi confermata dalle vendite all’estero, che nel 2016 hanno generato l’83% del fatturato. Per quanto riguarda l’Europa, le filiali hanno mostrato un incremento complessivo del 4,9% in termini di fatturato che ha raggiunto per la prima volta il miliardo di euro. Due le acquisizioni da segnalare in Europa: Atopix Therapeutics Limited, un’azienda britannica focalizzata sulle biotecnologie che sviluppa trattamenti in fase clinica per l’asma che potenzia la pipeline di Chiesi nell’ambito delle patologie respiratorie, in particolare per le malattie infiammatorie respiratorie eosinofiliche e, per Chiesi Spagna, l’acquisizione dal Gruppo Zambon di Lipograsil, una gamma di integratori alimentari per il controllo del peso a base di ingredienti vegetali e micronutrienti, posizionandosi in un segmento chiave dell’area OTC spagnola con un prodotto forte e già consolidato nel mercato. Inoltre Chiesi Italia ha concluso un accordo con la Marco Antonetto Farmaceutici per la distribuzione del listino, in qualità di concessionari esclusivi di vendita, per l’Italia, che conta alcuni marchi rilevanti nel panorama consumer healthcare, quali Digestivo Antonetto, Euchessina e Lievito Sohn.
E’ stato inoltre raggiunto un accordo con la società americana The Medicines Company per l’acquisizione dei diritti di commercializzazione a livello mondiale di 2 prodotti ospedalieri Kengreal®, Cleviprex®, e quelli per il mercato USA di Argatroban® per iniezione. Kengreal®, Cleviprex®, già lanciati sul mercato americano e in alcuni paesi europei, contribuiranno a completare il portafoglio prodotti nell’ambito dello specialty care.
I mercati emergenti, nonostante le oscillazioni valutarie che hanno inevitabilmente condizionato la crescita economica del gruppo, hanno comunque vissuto una crescita ragguardevole: è il caso di Brasile, Turchia, Cina, Pakistan e Messico che sono cresciuti nel complesso dell’14,5% – in valuta locale.