Per un Parma Calcio ferito nell’orgoglio e nell’onore, l’impegno di Bassano potrebbe rappresentare l’occasione per gettarsi tutto alle spalle e riprendere la corsa verso la serie B. Una partita non facile, però, questa 35esima della stagione del girone B di Lega Pro, con i padroni di casa costretti a far punti per alimentare il sogno playoff e i crociati che sentono il fiato sul collo delle inseguitrici – Padova e Pordenone – entrambe a 4 lunghezze ma impegnate nello scontro diretto per il terzo posto e per le ultime speranze di acciuffare la seconda piazza. Ma le difficoltà maggiori potrebbero arrivare sul piano psicologico, con una squadra ferita dopo la questione scommesse esplosa dopo la clamorosa sconfitta casalinga con l’Ancona ultimo in classifica.
A dirigere l’incontro allo stadio Rino Mercante tra Bassano e Parma, sabato alle 18.30, sarà Edoardo Paolini della sezione Aia di Ascoli Piceno, assistito da Pasquale Capaldo di Napoli e Gamal Mokhtar di Lecco. Paolini ha già diretto quest’anno sia il Bassano, sia il Parma in una occasione e le partite sono terminate in parità.
Il Bassano di mister Valerio Bertotto – 10 vittorie, 12 pareggi e 12 sconfitte, con 41 reti all’attivo e 50 subite – non ha quasi mai impiegato lo stesso modulo di gioco, adattandosi di volta in volta in base alle circostanze, passando con disinvoltura dal 4-4-2 al 4-3-2-1 e così via. Mister Roberto D’Aversa, da parte sua, difficilmente rinuncerà al solito 4-3-3 dopo che il 3-4-3 provato con l’Ancona non ha dato grandi risultati.
Di precedenti tra le due formazioni c’è soltanto quello dell’andata, un pareggio per 1 a 1 al Tardini.
Al termine della seduta di rifinitura mattutina al Centro Sportivo di Collecchio, prima della partenza pomeridiana della squadra crociata per Bassano del Grappa, mister D’Aversa ha illustrato i temi della partita, ma ha parlato anche del particolare momento che stanno vivendo i suoi dopo la figuraccia interna con l’Ancona ed ha annunciato anche di aver dato mandato ai suoi legali di agire per le notizie di stampa diffuse.
“Lo spreco di energie rivolte a situazioni extra campo non porta mai vantaggi alla squadra, ma la conferenza di ieri di tutti i nostri giocatori era un peso che loro volevano togliersi dopo giorni per fare chiarezza ed è stato un segnale nei confronti della piazza di Parma. Quando sono arrivato qui, sin dal primo giorno, ho sottolineato come per raggiungere l’obiettivo ci sia bisogno di tutti, come sia necessaria unità di intenti tra squadra, società, tifosi e stampa. Credo che qualcuno non abbia a cuore il Parma, ma questo non deve distoglierci dal nostro obiettivo” – ha sottolineato Roberto D’Aversa, che poi ha continuato: “Per quanto è successo in questa settimana penso si sia detto già abbastanza. I ragazzi si sono tolti un peso nei confronti di una tifoseria a cui dovevano molto. Bisognava dare un segnale importante a Parma. Ho dato mandato ai miei avvocati per quanto ha scritto Il Mattino. Pensiamo al bene del Parma. Dobbiamo fare bene per dare una risposta a tutti. Penso che non tutti vogliano il bene del Parma. Sappiamo il valore della nostra società. C’è qualcuno che non vede l’ora che le cose non vadano bene. Noi dobbiamo solo ricompattarci”.
Passando a parlare degli avversari, del Bassano, il tecnico D’Aversa non ha nascosto che “nelle ultime gare non ha giocato male, gli è mancato solo il risultato. Il Bassano avrebbe voluto fare di più in questa stagione. Non sempre le cose vanno come si vuole, però. Stanno attraversando un momento di difficoltà, ma noi dobbiamo rimanere attenti. Dobbiamo cercare di trasformare la rabbia in energia. Sono tutti convocati, tranne Saporetti, che avuto un problema in settimana che lo ha costretto a un allenamento personalizzato, Garufo e Miglietta. Il resto del gruppo verrà con me a Bassano. Con l’Ancona avevo messo in campo la formazione tipo. Un allenatore deve sempre analizzare la gara in maniera lucida. Con l’Ancona abbiamo creato quattro occasioni da gol limpide. Forse è mancato qualcosa sotto l’aspetto degli stimoli. A volte ci facciamo prendere troppo dalla frenesia e commettiamo errori. Addossare le responsabilità su alcuni giocatori non ha senso. Se avessi potuto, avrei cambiato tutti e undici i giocatori. Non avendo Munari in condizione di giocare e Scavone non pronto per i novanta minuti, ho scelto quegli undici. Se potessi tornare indietro, riproporrei la stessa formazione”.
Un sabato, quello di domani, che potrebbe già emettere il primo verdetto: il Venezia potrebbe raggiungere la matematica vittoria del campionato e quindi ottenere la promozione diretta in B. “Se succederà, faremo loro i complimenti. Del resto sono stati più bravi di noi, sia in campo che fuori”, ha tagliato corto mister Roberto D’Aversa.
CONVOCATI E PROBABILE “11”
Mister Roberto D’Aversa ha convocato 23 giocatori per la trasferta di Bassano. Della lista non fanno parte soltanto gli infortunati Desiderio Garufo e Lorenzo Saporetti, oltre al centrocampista Crocefisso Miglietta.
Portieri: Alioune Fall, Pierluigi Frattali, Kristaps Zommers
Difensori: Mohamed Coly, Valerio Di Cesare, Simone Iacoponi, Alessandro Lucarelli, Michele Messina, Leonardo Nunzella, Giacomo Ricci
Centrocampisti: Francesco Corapi, Davide Giorgino, Gianni Munari, Luigi Alberto Scaglia, Manuel Scavone, Matteo Scozzarella, Lorenzo Simonetti
Attaccanti: Yves Baraye, Emanuele Calaiò, Simone Edera, Pasquale Mazzocchi, Manuel Nocciolini, Davide Sinigaglia
Per quanto riguarda il probabile “11” che aqndrà in campo, non è da escludere che mister D’Aversa pensi di affidarsi di nuovo alla formazione titolare con il classico 4-3-3.
In questo caso scenderebbero in campo Frattali tra i pali, Di Cesare e Lucarelli centrali, con Iacoponi a destra e Scaglia (o Nunzella) a sinistra. Il centrocampo dovrebbe vedere il ritorno di Munari al fianco di Scozzarella con Scavone a completare il reparto. In avanti non dovrebbe cambiare nulla nel tridente formato da Baraye, Calaiò e Nocciolini.