Sgominata la baby gang che nel pomeriggio del 20 gennaio scorso ha aggredito in centro un 30enne parmigiano, rubandogli una confezione di cavetti per cellulare che l’uomo aveva appena acquistato (la storia). La Squadra mobile ha individuato 4 giovanissimi, due parmigiani e 2 stranieri, protagonisti del barbaro pestaggio ai danni dell’uomo che ha dovuto far ricorso dopo l’aggressione alle cure del pronto soccorso del Maggiore da dove è uscito con una prognosi di 10 giorni per ferite e contusioni varie.
A finire nei guai un 16enne nigeriano residente a Parma che, alla presenza del padre, ha ammesso le proprie responsabilità e ha fatto i nomi degli amici che erano con lui quel pomeriggio. Il 16enne ha ammesso di aver sferrato calci all’uomo a terra, ma di averlo fatto solo per aiutare l’amico che era stato coinvolto nella colluttazione. A suo dire, però, i cavi erano stati portati via solo dagli amici: lui non c’entrava. In seguito all’interrogatorio sono stati poi identificati un 17enne e un 15enne italiani e un 17enne originario dell’Ecuador, tutti residenti a Parma. I quattro sono stati riconosciuti dal 30enne aggredito e sono stati deferiti alla Procura dei Minori di Bologna con le accuse di rapina aggravata e lesioni personali.
Tutto è iniziato verso le 16 di quel 20 gennaio, quando una Volante è intervenuta in via Cairoli per un’aggressione nei confronti di un uomo. La baby gang, secondo la ricostruzione, prima lo avrebbe insultato senza motivo, poi lo avrebbe preso di mira con il lancio di biscotti, quindi lo avrebbe inseguito e pestato, portandogli via la borsa con i cavetti. A dargli una mano, alcuni passanti che hanno messo in fuga il branco.
Le sequenze di quella scena da film sono state catturate dalle telecamere di videosorveglianza dei negozi della zona, oltre che dalla memoria di alcuni testimoni. Alla Squadra mobile il 30enne parmigiano ha poi raccontato che mentre stava camminando in direzione Battistero per recarsi in via Repubblica provenendo da piazzale Salvo D’acquisto, aveva incrociato quattro ragazzi i quali, dopo averlo superato, iniziavano a lanciargli sulle spalle dei biscotti, additandolo e ridacchiando. Indispettito dal gesto, lui aveva chiesto spiegazioni e uno dei ragazzi ha continuato a lanciargli addosso i biscotti, seguito dagli altri tre.
Il 30enne ha cercato di allontanarsi, mentre l’aggressore più vicino gli urlava “ah bravo, scappa a nasconderti, scappa via”. Nei pressi di via Cairoli la banda è ricomparsa, ancora più aggressiva. Il primo dei quattro ragazzi gli si è parato contro dicendo “ohh, guardate chi c’è! ancora lui, adesso ci divertiamo”, mentre gli altri si sono portati alle spalle della vittima. Una volta circondato, l’uomo è stato attaccato dai tre che aveva alle spalle e buttato a terra. Poi i ragazzi lo hanno colpito con calci al fianco e alle gambe e lo hanno schiaffeggiato, rompendo gli occhiali e l’apparecchio acustico del 30enne. Solo l’intervento di un automobilista di passaggio e di una donna richiamata dal trambusto ha interrotto l’azione violenta.
Gli agenti della Squadra Mobile hanno effettuato servizi di pattugliamento nelle vie del centro e nei luoghi di ritrovo di adolescenti, individuando in piazza della Pace un giovane che, per corporatura ed età, poteva corrispondere al giovane di colore immortalato nei fotogrammi dell’aggressione. Si trattava del 16enne nigeriano che poi in Questura ha ammesso le sue responsabilità e ricostruito l’accaduto. Portando gli investigatori ad incastrare tutto il gruppo di aggressori.