Spiace davvero doverlo dire ma temo che sulla questione delle ludopatie quanto proposto dall’assessore Alinovi rappresenti la proverbiale chiusura della stalla quando i buoi sono abbondantemente scappati. Da anni chiedo a questa amministrazione di agire prontamente e risale al 2013 il primo ordine del giorno da me depositato sul tema. Ordine del giorno che è bene ricordare che fu approvato all’unanimità, salvo poi essere “dimenticato” per molto tempo.
Altri sul tema si sono mossi con coraggio e voglia di arrivare a dei risultati, ad esempio il Comune di Modena che recentemente ha messo a punto un’apposita ordinanza che interviene sugli orari di accensione sia delle macchinette installate in bar e tabaccherie che su quelle nelle sale giochi. Da aprile entrambe le tipologie non potranno restare accese più di otto ore al giorno con limite serale fissato alle 22. Da notare che l’atto è stato messo a punto attraverso un confronto con associazioni di categoria ed enti di promozione sociale.
A Parma invece il Comune propone per il futuro regole più severe per chi voglia aprire nuove sale slot, un provvedimento che certo non contesto nel merito ma che giunge quando sono già troppe le sale attive sul nostro territorio e che sopratutto pare non essere efficace in caso di cessione dell’attività con relative licenze.
Alinovi è felice di “dare un segnale” ma a mio parere il segnale andava dato tempestivamente almeno un paio di anni fa. Oggi temo ci si accontenti di un’iniziativa molto di immagine, non a caso alle porte della campagna elettorale, che ha il grave difetto di non intervenire su quanto già accade, lasciando inalterato il problema concreto in cambio della promessa di evitare futuri peggioramenti.
Roberto Ghiretti (Parma Unita)