Eduard Ciobanu, moldavo di 26 anni, è finito di nuovo in manette. Lo aveva arrestato la Squadra mobile nel gennaio scorso, dopo le numerose denunce di furti notturni nei negozi e sulle auto in sosta nella zona tra viale Mentana e viale Fratti, mercoledì sera lo hanno fermato i Carabinieri. Il vizio è sempre lo stesso: il furto. Ma sulla sua testa pendevano anche un mandato di cattura europeo, oltre a un provvedimento di arresti domiciliari da scontare ad Adria, in provincia di Rovigo, a casa di un amico. Dove pare non ci sia mai andato, preferendo continuare la sua “attività” a Parma. Quindi la sua situazione si è complicata parecchio.
Tutto è iniziato mercoledì pomeriggio, quando l’uomo ha rubato un portafoglio su un furgone in sosta lungo in via Venezia, lasciato aperto da un giardiniere al lavoro nel cortile di un condominio. La vittima, però, lo ha subito rincorso e fermato, recuperando il portafoglio con i documenti e 500 euro in contanti. Intanto sul posto è arrivata una pattuglia dei Carabinieri e per lo straniero sono scattati i controlli. Inutile fornire l’ennesimo alias: le impronte digitali lo hanno subito inchiodato. Ma il tentato furto è poca cosa a confronto del mandato di cattura europeo emesso dai magistrati di Chisinau, in Moldavia, dove l’uomo risulta condannato in via definitiva per una rapina ai danni di un centro commerciale. Arrestato di nuovo in appena un paio di mesi, questa volta Eduard Ciobanu è in cella in attesa dell’estrazione nel suo paese d’origine.
