Costretta a rubare in casa denaro e oggetti preziosi per consegnarli a quel giovane violento che in pochi mesi è riuscito a farsi consegnare circa 5mila euro. Vittima, nell’estate 2016, una ragazza di soli 16 anni, residente a Sorbolo così come il suo estorsore, un 20enne di nazionalità tunisina. Il giovane ha patteggiato oggi davanti al giudice Maria Cristina Sarli 2 anni e 5 mesi di reclusione, ottenendo il beneficio della sospensione condizionale della pena. Dal momento dell’arresto da parte dei Carabinieri, il tunisino era rimasto ai domiciliari.
Secondo quanto ricostruito durante le indagini, il giovane non si sarebbe fatto scrupoli a schiaffeggiare la ragazza, strattonarla o trascinarla per i capelli lungo la banchina della stazione di Sorbolo. Insomma, quanto bastava per terrorizzarla. E senza neppure preoccuparsi della presenza di altre persone.
La paura ormai era tale che quella ragazza sorbolese, a più riprese, ha consegnato denaro, preziosi ed altri oggetti, rivenduti dal tunisino per un totale di 5mila euro. Stanca dei continui soprusi e spaventata che le violenze potessero degenerare ulteriormente, la 16enne ha deciso di raccontare tutto ai Carabinieri di Sorbolo, ai quali ha presentato poi una formale denuncia. Il giovane, al termine delle indagini, è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di estorsione. Reato per il quale oggi è arrivata la condanna.