“Impara ad intraprendere”, le imprese nascono all’Ipsia con Ecipar e Cna

“Impara ad intraprendere”, le imprese nascono all’Ipsia con Ecipar e Cna

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Da sinistra: Sebastiano Lipari, Giorgio Piva, Domenico Capitelli e Teodora Campanini

Abili lo stesso”, un’azienda che a Parma produce e commercializza dispositivi all’avanguardia per persone con invalidità. “Parmì”, un agriturismo davvero innovativo, che al servizio turistico di prim’ordine accoppia la produzione agricola di alta qualità e la stalla per la produzione del latte. E ancora “Green Motors”, un’impresa che ha fatto della costruzione delle auto elettriche e dei ricambi il proprio core business. “Imperial” propone invece integratori alimentari sicuri. Tutte create a Parma, ma senza sede né partita Iva.

Sono le imprese progettate e create in classe dagli studenti delle quarti classi dell’Ipsia Levi, al termine del percorso di 28 ore “Impara ad intraprendere” proposto da Cna ed Ecipar Parma. Oggi in aula magna la premiazione e la consegna degli attestati a tutti i partecipanti, alla presenza del presidente di Ecipar, Sebastiano Lipari, del direttore di Cna, Domenico Capitelli, del dirigente scolastico Giorgio Piva, e di Teodora Campanini che per conto dell’ente di formazione ha tenuto le lezioni in classe e seguito i gruppi dei ragazzi nell’elaborazione delle loro idee e dei progetti.

“Abili lo stesso” si è aggiudicato il gradino più alto del podio, seguito da “Parmì” al secondo posto, mentre “Green Motors” e “Imperiale”, ex aequo, sono arrivati terzi.

I PREMIATI

Ai piedi del podio, ma solo per quel pizzico per il quale qualcuno deve arrivare prima e qualche altro dopo, si sono fermati “F.A. Fisioterapia atleti” che realizza e commercializza macchine innovative per la stimolazione muscolare, “G.T.M. Smoke” che rilancia il tema delle sigarette elettroniche per contrastare il vizio del fumo, e “Zinca Enterprice” che tratta invece innovativi apparecchi informatici.

GLI ATTESTATI

E’ stata proprio Teodora Campanini, colpita dal “livello dei progetti”, ad illustrare i temi alla base del percorso di studio che si ripete ormai da 14 anni e i risultati raggiunti al termine di questa edizione.

Domenico Capitelli, direttore Cna

Domenico Capitelli, direttore Cna, ha parlato di una “relazione privilegiata con la scuola che si vuole coltivare nel tempo”, sottolineando che il progetto è stato tarato sulle imprese che l’associazione degli artigiani rappresenta. “Ci rendiamo conto – ha aggiunto Capitelli parlando alla nutrita platea di studenti – che usciti da scuola quasi nessuno di voi avrà i mezzi per aprire un’attività autonoma, cercherete quasi tutti un lavoro dipendente. Per noi però è importante il rapporto con la scuola e con voi, perché magari dopo un po’ di lavoro alle dipendenze potete cominciare a pensare a qualcosa di diverso. In Cna abbiamo molti esempi di ragazzi che erano seduti qui e che oggi sono diventati imprenditori di successo. Quando deciderete di seguire le loro orme – ha concluso il direttore della Cna – i passi che dovrete compiere sono proprio quelli che vi sono stati illustrati durante questo percorso. Se partirete solo con l’entusiasmo e la voglia di fare, infatti, rischierete di non andare molto lontano”.

Sebastiano Lipari, presidente Ecipar Parma e imprenditore

Tra quei “ragazzi” dell’Ipsia c’era anche Sebastiano Lipari, oggi presidente di Ecipar Parma ed imprenditore di successo, che ha mantenuto vivo il ricordo di quegli anni passati tra i banchi di scuola e non nasconde la particolare sensibilità che lo contraddistingue, né la commozione che suscita il pensiero a chi non c’è più.

Vi renderete conto in futuro quanto sia importante la formazione”, ha detto Lipari ai ragazzi che lo hanno ascoltato in religioso silenzio, perché un esempio vivente è sempre più vero di tante teorie tracciate sulla lavagna. “Dal 1972 al 1974 – ha proseguito il presidente di Ecipar Parma – ero seduto qui dove oggi siete voi. Non ero il primo classe, studiavo il necessario, molte cose non mi interessavano. A cosa mi poteva servire l’inglese o l’italiano? La storia? Dopo la scuola ho iniziato a fare il dipendente, dopo dieci anni, con alcuni soci, ho fondato un’azienda che costruisce quadri elettrici che oggi ha un certo successo e lavori anche all’estero. A cosa mi serviva l’italiano per fare un quadro elettrico? Soltanto dopo ho capito che le cose erano diverse: ho iniziato a studiare dopo aver finito la scuola. In Ecipar ho seguito negli anni più di cento corsi, proprio perché ho capito quanto era importante la formazione”.

Giorgio Piva, dirigente scolastico Ipsia Primo Levi di Parma

Evidentemente soddisfatto per i risultati raggiunti al termine del percorso “Impara ad intraprendere” curato dalla Campanini, il dirigente scolastico Giorgio Piva ha ribadito l’importanza, sostenuta anche dai programmi ministeriale, di una forte sinergia tra il mondo della scuola e quello dell’impresa. “In classe cerchiamo di dare a voi le nozioni che servono, ma la scuola è un momento di passaggio e arriverà l’ultima campanella – ha detto il professor Piva – ma nel mondo del lavoro, che vi piaccia oppure no, ci resterete tutta la vita. E ricordate che la Repubblica italiana è fondata sul lavoro, ma come avete il diritto di lavorare avete anche il dovere di lavorare. Fuori da qui – ha aggiunto fra l’altro il dirigente dell’Ipsia ai suoi ragazzi – c’è un mondo di lupi che vi chiede sempre di più e qualcosa di nuovo per poter riuscire”.

Ettore Iacono

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