Attenzione! C’è un nuovo trucco messo in atto dai criminali per svaligiare la casa degli anziani. E’ accaduto a febbraio a Parma, ma dopo un mese di indagini la Squadra mobile ha inchiodato una delle responsabili riconosciuta dalla vittima da una foto sul giornale, quando la ragazza era stata arrestata dai Carabinieri (due volte in un mese) in via Rezzonico.
L’anziana quella mattina ha sentito suonare il citofono, ha risposto e dall’altra parte una voce di donna ha detto: “Posta, c’è una raccomandata da firmare”. Senza pensarci su, afferrate le chiavi di casa la donna è scesa giù tirandosi dietro la porta senza dare le mandate. Come avviene sempre.
Arrivata giù, però, invece della postina ha trovato una ragazza che parlava al telefonino e le ha detto che la postina si era dovuta allontanare un attimo per un’altra consegna e che sarebbe tornata subito. Una cortesia che non ha insospettito per nulla la padrona di casa, rimasta in attesa per parecchi minuti. Fin quando, non vedendo arrivare nessuno, ha deciso di tornarsene in casa. Al massimo la postina avrebbe suonato per la seconda volta.
Salendo le scale del condominio, la donna ha incrociato una ragazza che scendeva ma anche a questo non ha prestato particolare attenzione. Il mondo le è invece crollato addosso quando rientrata in casa, ha trovato tutto a soqquadro. Spariti i mille euro che aveva prelevato per effettuare un pagamento, così come i pochi preziosi che c’erano. Delle due ragazze, ovviamente, neppure l’ombra.
Fin quando due ragazze sono state arrestate dai Carabinieri e la foto è finita sui giornali. La vittima ha riconosciuto in una di loro la ragazza che l’aveva intrattenuta sotto casa in “attesa della postina”. Segnalata la cosa alla Polizia, gli agenti hanno accertato che la ragazza in questione, P.D., 19 anni, origine serba, proprio nel giorno del furto era in città. Poi hanno convocato la vittima del furto per farle vedere un book fotografico, nel quale la donna ha riconosciuto senza ombra di dubbio la 19enne.
Per lei, che già di precedenti ne ha più d’uno, è arrivata così l’ennesima denuncia a piede libero per furto in concorso con una complice rimasta però ignota.
Proprio quest’ultima avrebbe messo a segno materialmente il colpo nell’appartamento, aprendo la porta lasciata senza mandate probabilmente con la confezione di shampoo tagliata a metà che facendo leva apre il fermo della serratura. “Strumento” sequestrato proprio in occasione dell’arresto della 19enne insieme a un’altra complice.