In una via Verdi e via Bodoni in stato d’assedio da parte dell forze dell’ordine, con una cinquantina di uomini schierati sul campo, è arrivato con un po’ di ritardo Matteo Salvini, leader della Lega Nord, per lanciare ufficialmente la candidatura di Laura Cavandoli a sindaco di Parma. E quello del segretario nazionale del Carroccio è stato un messaggio chiaro: “Non siamo qua per partecipare, siamo qua per vincere”. Una vittoria a Parma come “preavviso di sfratto anche per Bonaccini”.
“Non è un’imposizione, non è un salto in avanti – ha chiarito però Salvini, parlando della candidatura della Cavandoli – è una messa a disposizione, è una proposta di squadra e di governo. Le porte per costruire il programma sono aperte a chiunque si senta alternativo a Renzi e a Grillo, al Pd e ai 5 Stelle, che non hanno fatto e non faranno il bene di Parma“.
Lo stesso segretario di Parma della Lega Nord, Maurizio Campari, introducendo i lavori avere detto che si sta “lavorando per costruire un’area competitiva in grado di cambiare il governo di questa città“. E il segretario provinciale Emiliano Occhi ha rassicurata sul fatto che la Lega ha “la capacità di governare“, avendo anche alle spalle un nutrito gruppo di amministratori a tutti i livelli.
Il motivo che è alla base della candidatura della Cavandoli lo ha invece sintetizzato il segretario della Lega Nord Emilia, Gianluca Vinci, ovvero far ripartire la città con tutti i suoi settori di eccellenza, dopo anni di decadimento. “Da cinque anni Pizzarotti ha fermato la città“, ha sottolineato Vinci, ricordando i fasti delle amministrazioni che hanno governato a cavallo tra fine anni ’90 e primi anni del terzo millennio.
Non un impegno facile. Salvini ha detto che “fare il sindaco di questi tempi vuol dire essere matti oppure che si ha un grande spirito di servizio civico“, ma ha assicurato che che “a partire dai sindaci ricostruiremo l’Italia e io a un sindaco della Lega o sostenuto dalla Lega chiedo solo una cosa: prima gli italiani, prima i cittadini di Parma. Per le case popolari, per gli asili nido, per i contributi…“.
“Pizzarotti ha fatto tante promesse cinque anni fa che si sono rivelate zero. Laura è un sindaco a Km zero che non usa Parma come trampolino politico per fare altro nella vita, lei vive a Parma e vuol stare tranquilla a Parma“, ha infine concluso Matteo Salvini.
Laura Cavandoli, parmigiana e avvocato di professione, presentando a grandi linee il programma, che spazia dalla viabilità al commercio, dalla sicurezza alla cultura, fino al lavoro, si è detta a più riprese apertissima “ai civici e ai singoli cittadini per costruire una coalizione quanto più ampia possibile per riuscire a cambiare il governo di questa città“. Ma anche, ovviamente, ai partiti del centrodestra.
“Sono nata a Parma e vivo a Parma ho visto la città in questi ultimi anni cambiare molto: andavo a scuola a piedi da sola a sette-otto anni, non so se adesso i bimbi lo fanno – ha esordito la Cavandoli -. Non vedo neppure tanti ragazzi in bicicletta per colpa di una situazione preoccupante della viabilità“.
Non solo. La Cavandoli fa della sicurezza la sua bandiera e parla della situazione di piazzale Dalla Chiesa, in stazione, sempre più nel degrado per la presenza dei pusher che stanno abbandonando piazzale della Pace, dove c’è una maggiore presenza di forze dell’ordine. E punta l’indice anche contro quella ztl che “sta desertificando il centro storico“, mentre la gente va a fare shopping nelle grandi aree commerciali. E non poteva mancare un accenno a quello che sta sorgendo in zona Baganzola.