Furti nei supermercati di Parma, nei guai giovanissimi stranieri

Furti nei supermercati di Parma, nei guai giovanissimi stranieri

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Non si sa se per colpa della crisi economica o solo perché di tendenza, ma fare la spesa gratis al supermercato a Parma è diventata una moda. Tre interventi della Polizia in un solo pomeriggio. Quello di mercoledì 29 marzo.

Gli agenti delle volanti sono intervenuti presso il supermercato Eurospin di Via Chiavari per segnalazione di furto di merce avvenuta all’interno del punto vendita. Al loro arrivo gli agenti hanno proceduto all’identificazione di D. M.M., 23 anni,, nata in Etiopia ma residente a Fidenza. La donna è stata notata dal personale di sicurezza del punto vendita, mentre prelevava merce del valore di quasi 80 euro dagli scaffali del supermercato riponendola all’interno di una borsa, tentando poi di uscire dal negozio senza pagare. Denunciata a piede libero, dovrà rispondere del reato di tentato furto.

Nello stesso pomeriggio si sono verificati altri due fatti analoghi presso l’”Iper Coop” del Centro Commerciale “Eurosia”. Intorno alle 14 gli agenti sono arrivati per identificare un minorenne pregiudicato di origini afgane, notato dal personale addetto alla vigilanza mentre oltrepassava le  casse del supermercato con alcuni articoli di vestiario occultati nel proprio zaino. Il ragazzino, fingendo di voler provare tre paia di scarpe, si era diretto al camerino prova dove ha sostituito le scarpe che indossava con un paio nuove e nascondendo le altre due paia dentro lo zaino. Bloccato alle casse del negozio, è stato affidato agli agenti che lo hanno denunciato per il reato di furto aggravato.

Poco dopo, alle 17.20 circa, altri due ragazzi di appena 15 anni, entrambi nati a Parma ma di origine extracomunitaria, hanno cercato di rubare alcune magliette alle quali avevano staccato le etichette antitaccheggio, nascondendole dopo in uno zaino. Ma sono stati fermati all’uscita dal personale del negozio. Gli agenti della Polizia arrivati sul posto hanno dovuto poi sottoporre i due ai rilievi foto dattiloscopici per poterli identificare. E dovranno quindi rispondere di furto aggravato in concorso e falsa dichiarazione di generalità a pubblico ufficiale.

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