Quest’anno Parma compie 2.200 anni dalla sua fondazione e tra i regali per questo speciale compleanno c’è anche il restauro dell’area del Ponte Romano, in piazza Ghiaia. Oggi la cerimonia della posa della prima pietra presso uno dei simboli più importanti legati al periodo romano di Parma. Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco Federico Pizzarotti, l’assessore ai lavori pubblici Michele Alinovi, Carlo Quintelli prorettore con delega all’Edilizia, infrastrutture e insediamento urbano, per l’Università di Parma, i tecnici del Comune, il progettista architetto Antonio Maria Tedeschi, il direttore dei lavori Luca Oddi e i rappresentanti della ditta Allodi.
“La posa della prima pietra per il recupero degli spazi del Ponte Romano – ha sottolineato il sindaco Federico Pizzarotti – è un momento importata nella prospettiva di dare vita ad un nuovo spazio, un luogo vivo a disposizione della città grazie al coinvolgimento dell’Università di Parma. Sarà uno spazio rinnovato che valorizza uno degli elementi storici più antichi della città come il Ponte Romano, uno spazio vissuto anche dagli studenti, un nuovo collegamento tra piazza Ghiaia, San Quirino e galleria Polidoro”.
Il primo cittadino ha posto la prima pietra con un bussolotto all’interno del quale una pergamena celebrativa di questo giorno: “Sottopasso Ponte Romano. “Così si compie il primo atto di un corso nuovo della storia del ponte Romano. Una volta porta d’accesso alla vita operosa e vivace della città, poi reliquia dimenticata e silenziosa, infine simbolo di rinascita, con le prime luci del giorno che filtrano tra i suoi spazi”.
“La riqualificazione del sottopasso del Ponte Romano – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Michele Alinovi – rappresenta un investimento importante pari a 1.780.000 euro. La fine dei lavori è prevista in autunno con l’obiettivo di rendere fruibile e vivibile uno spazio dimenticato che torna così a nuova vita. Si tratta di un simbolo del passato della città , un luogo che è stato luogo di scambio e commercio e che avrà un nuovo futuro con un hub studentesco importante grazie alla convenzione sottoscritta con l’Università di Parma”.
“Quello di oggi – ha rimarcato Carlo Quintelli – è un atto di rifondazione che rinnova l’atto originario nel cuore della città. Grazie a questo progetto, questo luogo sarà fruibile e tutti e nasce dalla sinergia di azione tra Comune e Università degli Studi di Parma: qui ci sarà un laboratorio delle facoltà umanistiche sul tema della storia e della memoria che qui può trovare spunto di riferimento verso l’esterno”.
La benedizione è stata impartita dal canonico della cattedrale, monsignor Alfredo Chierici.
Il progetto è stato redatto dallo studio di progettazione architettonica A.T.P, approvato dalla Giunta Comunale e ha ottenuto il parere positivo della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggi. Prevede la creazione di un unico spazio pubblico museale all’aperto, il recupero dei locali esistenti, il recupero del percorso pedonale urbano intorno al Ponte Romano e l’abbassamento di borgo Romagnosi fino alla quota di Piazza Ghiaia che consentirà la creazione di uno spazio urbano su più livelli, il collegamento pedonale con la “Ghiaia piccola” e il sistema commerciale della Galleria Polidoro, della Galleria sud di Via Mazzini e di tutto l’Oltretorrente, attraverso il Lungoparma. L’intervento prevede un costo pari a 1.780.000 euro. Il progetto “Aemilia 187” vedrà, sorgere un distretto socio-culturale e un hub studentesco, rivitalizzando il comparto commerciale grazie al collegamento che si realizza con l’apertura del sottopassaggio su via Romagnosi.