GUBBIO – PARMA 1-4
Marcatori: 18′ Calaiò, 25′ Nocciolini, 43′ Piccinni aut., 69′ Ferretti, 85′ Iacoponi
GUBBIO (4-3-1-2): Volpe; Marini, Piccinni, Rinaldi, Petti; Romano, Croce, Valagussa (78′ Ferri Marini); Casiraghi; Ferretti, Candellone. A disposizione: Zandrini, Marghi, Kalombo, Stefanelli, Bergamini, Conti, Costantino, Tavernelli. All. Magi.
PARMA (4-3-3): Bassi; Iacoponi, Di Cesare, Lucarelli (90′ Saporetti), Scaglia; Giorgino (10′ Corapi), Scozzarella, Scavone; Nocciolini (78′ Nunzella), Calaiò, Baraye. A disposizione: Fall, Fallou, Mazzocchi, Nunzella, Ricci, Coly, Simonetti, Edera, Sinigaglia, Messina. All. D’Aversa.
Arbitro: Pagliardini di Arezzo
Assistenti: Tommaso Diomaiuta di Albano Laziale e Riccardo Fabbro di Roma 2
Note: angoli 5-5; ammoniti 29′ Scaglia, 58′ Romano, 75′ Ferretti, 80′ Scozzarella.
Il Parma doveva tornare a vincere e lo ha fatto. Ma la buona notizia in casa crociata è che la squadra oltre ai tre punti ha ritrovato anche i gol e il gioco che per gran parte della partita ha messo alle corde un Gubbio mai domo, partito in maniera aggressiva e che non ha mai mollato anche se non ha mai avuto spunti particolarmente brillanti. Per mister Roberto D’Aversa finalmente una buona giornata, ma qualche appunto sul taccuino c’è e su questo bisognerà lavorare ancora in settimana. Il neo del Parma di oggi si è confermata la ripresa, con quel solito calo di tensione che in altre occasioni potrebbe costare carissimo. Il tabellone segnava 0-3, ma parafrasando il compianto Vujadin Boskov “partita finisce quando arbitro fischia”. E questo è ancor più vero in questo campionato di Lega Pro, nel quale tutto e il contrario di tutto è sempre possibile. Venezia docet, fermato in casa dal Santarcangelo. Il Parma recupera così 2 punti sulla capolista e il secondo posto in attesa del confronto di domani tra Padova e Bassano.
Nel Parma tutto confermato con il 4-3-3 in cui l’unica vera novità è Scaglia inserito sulla linea difensiva, lungo la fascia sinistra, quindi a piede invertito, ruolo in cui è stato preferito a Nunzella. Mister Giuseppe Magi conferma il suo 4-3-1-2 e si affida all’estero di Casiraghi alle spalle delle punte Ferretti e Candellone per cercare di far male al Parma per dimenticare il 6-0 subito a Teramo.
I padroni di casa cercano quindi di cogliere i crociati di sorpresa con un inizio scoppiettante, che li porta a battere un paio di calci d’angolo in pochi minuti. Ma l’unico vero pericolo per Bassi arriva solo al 9′, quando Romano sfiora il palo con pallone calciato dal limite che si spegne sul fondo.
Al 10′ la tegola per D’Aversa e company: Giorgino rimane a terra per un guaio muscolare, al suo posto deve entrare Ciccio Corapi. Al 13′, invece, l’arbitro Pagliardini va a richiamare mister D’Aversa che protesta per un gomito alto che ha colpito alla testa Iacoponi.
Ma i padroni di casa cominciano ad arretrare di qualche metro e il Parma inizia a salire in cattedra. A suonare la carica è Baraye che al 15′ che spedisce la sfera sul fondo. Subito dopo ci prova Nocciolini, che fa tutto bene tranne il tiro: riceve sulla sinistra, si accentra e calcia un pallone destinato alle stelle. A completare il tridente crociato è Calaiò ed è proprio lui a riuscire dove i colleghi di reparto hanno fallito. Il cronometro segna il 18′ quando Scaglia serve sulla sinistra Baraye che dalla trequarti lascia partire un filtrante al centro per Calaiò appostato in zona dischetto e per il bomber siciliano è un gioco da ragazzi dribblare il portiere in uscita e depositare in fondo alla rete. Un gran gol sia in fase di costruzione, sia in quella di realizzazione. Il Parma rompe il ghiaccio e ci prende gusto. Gli uomini di D’Aversa sono padroni del campo e al 25′ raddoppiano. Scaglia, che oggi ha macinato chilometri su quella fascia sinistra tra le posizioni di terzino e di mezzala, crossa al centro dell’area dove è Calaiò a far sponda di testa per l’accorrente Nocciolini che con una zuccata infila Volpe. E sono due.
Al 27′ ancora Parma con Corapi che chiama Volpe a un mezzo miracolo per mettere la palla in corner su un velenoso cross del centrocampista crociato. Al 29′ inutile cartellino giallo per Scaglia, vittima forse di un momento di confusione: il giocatore gialloblu ha calciato in campo un secondo pallone e il fischietto aretino lo ha sanzionato sul piano disciplinare.
Il Gubbio ha accusato il doppio colpo ma non molla, mentre il Parma adesso rallenta il ritmo e controlla. Così al 36′ i padroni di casa mettono davvero paura alla retroguardia crociata: Marini serve Candellone, ma il suo tiro si stampa sul palo permettendo così a Bassi di allontanare la sfera. Al 39′ è ancora Gubbio, che guadagna un calcio di punizione dal limite, ma Bassi è bravo a neutralizzare. E’ bastata però una sfuriata sulla fascia di Scaglia per riaccendere i crociati che al 42′ calano il tris con una di quelle azioni-tipo di questo Parma. Scaglia crossa dalla sinistra, ancora Calaiò fa da sponda per Nocciolini, ma questa volta a toccare la sfera in maniera decisiva è Piccinni per quello che è il più classico degli autogol. Il primo tempo finisce qui, con il Parma avanti 0-3.
Nella ripresa sono i crociati a spingere ancora sull’acceleratore, ma al 48′ è Calaiò a sprecare malamente il pallone del poker dopo aver approfittato di un retropassaggio più che azzardato di Petti e aver dribblato anche l’estremo difensore Volpe.
Gubbio in stato confusionale, ferito ma chiamato alla riscossa. La reazione degli umbri però è tutta in un tiro dalla distanza di Casiraghi al 50′ che finisce dritto sul fondo, nel tentativo 3′ dopo di Ferretti con un sinistro dal limite anche questo fuori. Al 58′ capitan Romano ferma come può uno scatenato Scozzarella e si prende un giallo. Subito dopo inizia la fase di “rilassamento” che preoccupa non poco i tifosi del Parma, che hanno ancora fresco il ricordo dei gol subiti dal Mantova e dal Forlì, costati il pareggio. Qui il risultato è ben più rotondo, ma è sempre bene non incoraggiare gli avversari quando sono già alle corde. Il Parma, invece, sembra accontentarsi, vuole controllare e inizia a concedere metri agli avversari. Un campanello d’allarme. Ma a svegliare tutti ci pensa al 69′ Ferretti che, servito da Romano con un lancio dalla trequarti, batte Bassi con Lucarelli e company fermi sulle gambe. Un gol che non riapre la gara visto il punteggio, ma che dà speranze ai padroni di casa. Il Gubbio insiste, ma per fortuna dei crociati mancano le idee e la stanchezza è tanta. Al 78′ le prime sostituzioni tecniche: Ferri Marini prende il posto di Valagussa nel Gubbio; D’Aversa risponde con Nunzella per Nocciolini, per dare maggior copertura alla squadra gialloblu. Il Gubbio ci prova ancora, il Parma ha speso molto sul piano fisico. All’80’ è Scozzarella a finire sul taccuino dell’arbitro, entrando in ritardo proprio su Ferri Marini.
Gli ospiti comunque non tralasciano le puntate offensive e all’84’ su calcio d’angolo è bravo Baraye ad agganciare dal limite, ma il suo tiro è alzato ancora in corner dalla difesa umbra. Sul secondo corner, arriva il poker del Parma con l’accorrente Iacoponi che di ginocchio infila il suo primo gol in maglia crociata. La partita finisce praticamente qui. Il Parma torna a vincere e soprattutto a convincere, davanti a un nutrito gruppo di tifosi assiepati in curva.