Badanti qualificate per gli anziani, nasce lo sportello Staff

Badanti qualificate per gli anziani, nasce lo sportello Staff

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Badanti ben formate per offrire il miglior servizio agli anziani e alle persone in stato di bisogno del territorio della Pedemontana. Questo l’obiettivo del progetto Staff – Sportello Territoriale Assistenti Familiari e Formazione – che coinvolge i 13 Comuni del Distretto Sud Est dell’Ausl (cinque dell’Unione Pedemontana Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo, più altri otto dell’Unione Montana Appennino Parma Est, Langhirano, Lesignano, Corniglio, Calestano, Monchio, Neviano, Palanzano e Tizzano). Lo sportello fornirà alle assistenti familiari, le cosiddette badanti, la formazione sanitaria ma anche “culinaria” per imparare a preparare i piatti più idonei per anziani e disabili, ma anche una stretta collaborazione tra istituzioni, assistenti familiari, servizi sanitari e assistenziali. Tra le novità del progetto presentato oggi in Rocca Sanvitale a Sala Baganza, ci sono la badante di condomino, o di quartiere, e la creazione di una mappa degli anziani in condizioni di fragilità che sono sconosciuti, non essendosi mai rivolti ai servizi territoriali.

Staff è finanziato dall’Unione Pedemontana Parmense, attraverso la sua azienda per i servizi socio-assistenziali Pedemontana Sociale, dall’Unione Montana Appennino Parma Est e da Fondazione Cariparma. Ad aggiudicarsi l’appalto per la gestione dello sportello è stata invece l’azienda ABS Assistenza di Collecchio.

Gli sportelli, che apriranno i battenti il prossimo 5 aprile presso quelli già esistenti di Pedemontana Sociale e dell’Azienda Sociale Unione Montana Parma Est, serviranno a fare incontrare la domanda e l’offerta, attraverso la creazione di un database delle badanti che sarà messo a disposizione delle famiglie. Ma per entrare nell’elenco, le assistenti dovranno soddisfare alcuni requisiti minimi: essere in possesso della cittadinanza italiana o, se straniere, del permesso di soggiorno e conoscere la lingua italiana. Saranno inoltre obbligate a frequentare il primo corso di formazione utile tra quelli previsti e dovranno sottoporsi a test di verifica.

«Si tratta di un progetto importante – ha esordito Giordano Bricoli, presidente dell’Unione Montana Appennino Parma Est – condiviso in ambito di Distretto con l’Azienda Sanitaria, le istituzioni, e con il fondamentale contributo di Fondazione Cariparma, alla quale vanno i nostri ringraziamenti. Un progetto di cui è capofila Pedemontana Sociale che ha l’obiettivo di rispondere ai bisogni delle famiglie e dare dei punti di riferimento per individuare le assistenti familiari in base alle loro necessità».

L’assessore ai Servizi alla Persona dell’Unione Pedemontana e sindaco di Sala Baganza, Aldo Spina, ha sottolineato come oggi ci sia «un significativo cambiamento del contesto sociale. Assistiamo all’affievolimento dei legami sociali della nostra comunità, le famiglie stanno cambiando così come il modo in cui vengono assistiti gli anziani. Si fa ricorso alle badanti, che sono spesso persone straniere, un aspetto da non sottovalutare dal punto di vista dell’integrazione. C’è la necessità – ha aggiunto – di dare risposte ai bisogni delle famiglie in modo flessibile e gli sportelli che verranno aperti saranno un collegamento tra due realtà importanti. C’è poi il tratto distintivo della formazione. Non sempre le badanti riescono a dare risposte adeguate e in questo senso abbiamo grandi aspettative».

Paolo Bianchi, presidente di Pedemontana Sociale e sindaco di Collecchio, ha ricordato che «i Comuni non sono più in grado di dotarsi singolarmente di personale specializzato per dare certi tipi di risposte ai bisogni della popolazione, ma possono riuscirci le Unioni come la nostra, attraverso aziende come Pedemontana Sociale, che garantiscono la programmazione ed erogazione di servizi anchecon l’aiuto della comunità, come testimonia Fondazione Cariparma che da anni si impegna nel sociale».

«Siamo sempre attenti alle iniziative che nascono dal basso e vanno a rivedere i servizi con un’ottica innovativa e più efficiente – ha affermato il direttore generale di Fondazione Cariparma, Luigi Amore –. Questo progetto ci è piaciuto dal primo momento perché assicura a disabili e anziani risposte a nuovi bisogni. Il tema della non autosufficienza tra 10, 15 anni, diventerà un grosso problema su cui concentrare più risorse e abbiamo assistito al fenomeno delle badanti che si è sviluppato con grande informalità, per usare un eufemismo, perché fatto anche di lavoro nero ed evasione fiscale. Con questo progetto, invece, si definiscono degli standard di qualità garantendo il rispetto delle regole».

Le badanti, infatti, dovranno essere assunte con contratti regolari per il lavoro effettivamente prestato.

Il progetto ha anche un suo sito web (www.progetto-staff.it), presentato da Benedetta Parmigiani e Silvia Maggioni di ABS Assistenza che gestiranno il servizio. «C’è un grande bisogno di badanti, ce ne chiedono in continuazione, spesso per avere un servizio 24 ore su 24 – ha assicurato Parmigiani–. Ma spesso le famiglie non sanno a chi rivolgersi. Le badanti nel nostro sistema di welfare sono fondamentali e siamo contente di poter realizzare questo progetto importante, che punta anche sulla formazione. La scelta di definire le badanti “Assistenti Familiari” non è casuale, perché indica la volontà di dar loro una maggiore professionalità attraverso la formazione». Maggioni ha ricordato l’aspetto innovativo della badante di condominio, «una figura che può dare risposte a esigenze complementari a famiglie che vivono nello stesso contesto, permettendogli di dividere le spese». Nelle prossime settimane il servizio verrà pubblicizzato con un gazebo nelle piazze dei 13 comuni, nei giorni di mercato.

Per informazioni si può chiamare il numero 329 3023360 o inviare una mail all’indirizzo [email protected].

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