Parma Calcio, Ferrari: l’obiettivo è la B, ma ora solo con i...

Parma Calcio, Ferrari: l’obiettivo è la B, ma ora solo con i playoff

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Due pareggi e una sconfitta in questa fase del campionato possono anche determinare l’esito di una stagione. Ma l’obiettivo del Parma Calcio 1913 rimane la serie B. Parola del vicepresidente Marco Ferrari, intervenuto nella sala stampa del Centro sportivo di Collecchio soltanto nei momenti più importanti e delicati vissuti dai crociati in questa stagione di Lega Pro. E oggi – dopo la brutta sconfitta con il Fano subita sul terreno del Tardini – è sicuramente uno di quelli. Con il Venezia sempre più lontano, il Padova davanti e il Pordenone pericolosamente alle spalle, non si può più sbagliare neppure un colpo. Ferrari ha quindi voluto far sentire forte la voce della società, probabilmente con il duplice obiettivo di infondere coraggio alla squadra e tranquillità ai tifosi.

“La proprietà sente il dovere di intervenire in prima persona, di metterci la faccia quando le cose non vanno. Per un motivo molto semplice: i primi responsabili siamo noi. Abbiamo preso tre begli schiaffi, che ci hanno portato in una situazione diversa rispetto a qualche settimana fa. Ci dispiace, soprattutto per i tifosi che ci stanno seguendo”, ha sottolineato il vicepresidente Ferrari citando ad esempio “i 1.100 di Mantova e la stupenda coreografia della Curva Nord domenica scorsa”.

“E’ successo che non siamo stati abbastanza bravi – ha poi ripreso Ferrari, parlando degli ultimi risultati -. A novembre avevamo un obiettivo ambizioso, quello di recuperare terreno verso il primo posto. Abbiamo creduto in questa rincorsa, che, probabilmente, ci ha logorato. Ora ci troviamo a dieci punti di distanza dalla vetta. E’ molto difficile pensare di arrivare primi, sinceramente. Questo è il momento della critica. E’ giusto sia così. Lo abbiamo detto anche ai giocatori, domenica, a fine partita, nello spogliatoio. I tifosi possono essere delusi, però noi non possiamo esserlo. La sconfitta di domenica brucia e tanto. Non ci abbiamo dormito la notte e, se ci abbiamo dormito, ci siamo risvegliati molto male. Siamo qui per ripartire, sapendo di credere ancora nell’obiettivo stagionale – ribadisce Marco Ferrari -. Ci dobbiamo credere e ci crederemo fini all’ultima partita. Dobbiamo vincerle tutte, sapendo che fra queste prossime otto partite c’è anche il derby. Per farlo, abbiamo due punti fermi. Uno è mister Roberto D’Aversa con il suo staff. Siamo soddisfatti del suo impatto e del suo lavoro, anche di come si rapporta con noi, con la società. Il secondo è il direttore sportivo Daniele Faggiano, su cui la società ha esercitato l’opzione per il rinnovo. Siamo soddisfatti per il suo lavoro”.

“Prenderei in giro me stesso – ha sottolineato il vicepresidente del Parma – a pensare che sia praticabile il primo posto. Ripeto, vincere aiuta a vincere. Dobbiamo affrontare tutte le partite per vincere. Se poi faremo i playoff, siamo una squadra forte. Tutti dovranno preoccuparsi di noi ai playoff. Dobbiamo metabolizzare quanto successo. E’ giusto che ci siano critiche. I giocatori e la società devono prendersele. E’ bello vincere, ma è ancor più bello il gusto della rivincita. Ricordo le settimane precedenti al derby. C’era chi pensava o aveva paura di andare a Reggio Emilia a perdere, ma sappiamo tutti poi come è andata. Ora deve esserci questo spirito, per dare qualcosa di più. La vittoria del Venezia ci dà la possibilità e il dovere di concentrarsi solo su di noi. Molte energie le abbiamo sprecate su di loro. Il Parma deve pensare soltanto al Parma e al suo futuro. Se sapremo fare questo e se recupereremo tutti i giocatori, potremo raggiungere il nostro obiettivo in un modo ancor più bello”.

“E’ un’annata strana – ha riconosciuto Marco Ferrari – si alterano momenti belli e brutti. Io il funerale al Parma ancora non lo farei. I cambiamenti dei giocatori e dell’allenatore non hanno inciso. Non è mai semplice cambiare. Ormai la squadra è completa. Non dobbiamo avere alibi. Il cambiamento è stato metabolizzato. Ne abbiamo parlato anche con i ragazzi. La squadra non deve pensare ai playoff. Prima dobbiamo vincere ognuna delle otto partite che restano della stagione regolare. Le ultime tre sono state gare molto diverse tra loro. Se con il Mantova l’atteggiamento è mancato, con il Fano c’è stata troppa frenesia. Complessivamente avevamo messo un’asticella alta. Alla lunga abbiamo pagato il grande campionato del Venezia, che ha continuato a vincere”.

Sul possibile ritiro prima della gara di domenica a Gubbio, Ferrari ha lasciato carta bianca a “mister e direttore, ma se ci sarà, non sarà punitivo – ha sottolineato -. Sarà solo un modo per passare più tempo insieme. Dagli errori si riparte. La pressione dobbiamo saperla gestire con i calciatori esperti che abbiamo. Quanto è successo è normale, ma non inevitabile. Sappiamo che per forza possiamo migliorare. Il nostro obiettivo è giocare di partita in partita. Lasciando perdere qualsiasi cosa che non sia il campo, il Venezia, il Padova o i playoff. Per i dettagli del rinnovo del contratto di Faggiano, non è questo il momento di approfondirli e svelarli”.

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