Vivere a casa propria, in una condizione di benessere, piena di inclusione sociale e autonomia, anche nel momento in cui la persona con disabilità grave resta senza sostegno famigliare. Questi, in estrema sintesi, gli obiettivi della legge 112/2016, ribattezzata “Dopo di Noi”, che ha costituito un fondo desinato appunto ai disabili che si trovano ad affrontare un’esistenza senza famigliari.
Per approfondire la legge, nonché legami e opportunità per l’istituzione del Trust, venerdì 24 marzo, dalle 14, a Palazzo del Governatore in piazza Garibaldi, si terrà il convegno “Trust e Dopo di Noi”. L’appuntamento è organizzato dalla Fondazione Trustee, in collaborazione con Anmic, la più grande associazione italiana di tutela dei disabili, con il patrocinio di Comune di Parma, Azienda Usl e Ordine degli assistenti sociali dell’Emilia Romagna.
Tra i relatori, numerosi esperti a livello nazionale: dopo gli interventi di Laura Rossi, assessore comunale al Welfare, e di Danilo Amadei, presidente della Fondazione Trustee, sarà infatti Nazaro Pagano, presidente nazionale Anmic, ad approfondire il ruolo dell’associazionismo nell’evoluzione e nell’applicazione della legge. Ad entrare nei dettagli delle opportunità offerte dal Trust saranno Giuseppe Lepore, dell’associazione “Il Trust in Italia”, e l’avvocato Domenico Sabia, dell’ufficio legislativo Anmic. Importanti anche gli interventi istituzionali: Luigi Mazza, responsabile Servizi Sociosanitari-Disabili della Regione Emilia Romagna, approfondirà gli indirizzi regionali per l’applicazione della legge, mentre Annalisa Rolli, responsabile della Struttura Operativa Non Autosufficienza del Comune, parlerà delle responsabilità locali a sostegno della domiciliarità. Infine, il Consorzio Solidarietà Sociale mostrerà una buona pratica, “Le case ritrovate”, come modello di soluzione alloggiativa famigliare, prima delle conclusioni affidate a Pietro Stefanini, vicepresidente della Fondazione Trustee.
