L’Archivio Storico Comunale ha presentato oggi alla città il “Fondo Edoardo Bielli”. La collezione, completamente digitalizzata prima della donazione da Carlo Montali, raccoglie materiale eterogeneo dalle guerre d’indipendenza ai giorni nostri, accostando documenti storici a testimonianze di costume dell’Ottocento e del Novecento.
La famiglia di Edoardo Bielli, laureato in lettere moderne, insegnante dapprima e poi bancario, ma soprattutto uomo di grande cultura e collezionista, ha scelto di donare la raccolta di esemplari anche unici all’archivio storico affinché possa diventare patrimonio comune. La precisa e puntuale catalogazione in ordine cronologico e didascalico ne consente un uso formativo e didattico e permette così di ricordare Edoardo Bielli, che nei suoi anni di insegnamento cercava di avvicinare le nove generazioni alla Storia.
Alla presentazione hanno preso parte il sindaco Federico Pizzarotti, Enrica Caffarra, responsabile del Servizio Archivi e Protocollo, Alessandra Bielli, sorella di Edoardo, e Roberto Spocci segretario della sezione di Parma dell’Istituto del Risorgimento. La mostra rimarrà aperta sino al 14 aprile negli orari di apertura della sala studio dell’Archivio Storico Comunale di via La Spezia 46/a (info: tel. 0521 031034 – mail: [email protected]).
“Sono qui per ringraziare la famiglia che ha donato al Comune il Fondo Edoardo Bielli – ha sottolineato il sindaco Pizzarotti -. Si tratta di un fatto straordinario per i tempi in cui viviamo. E’ un atto di fiducia verso le istituzioni che tutelano questi beni, è una segno di attenzione alla città ed ai cittadini”.
Alessandra Bielli, sorella di Edorardo Bielli, ha ricordato come il tema dello studio della storia e dell’indagine storica siano sempre stati presenti nel fratello, nato sotto i bombardamenti a Pisa nel 1944. “Era affascinato dalle storie che gli raccontavano il nonno, reduce della I Guerra Mondiale, e lo zio, reduce della II Guerra Mondiale – ha detto Alessandra Bielli parlando del fratello Edoardo -. Si laureò in lettere a Bologna e per qualche tempo insegnò, per poi entrare in banca. Era un uomo curioso, poliedrico che si interessava di storia, di poesia, di letteratura e di disegno. Durante la sua maturità si risveglio l’interesse mai sopito per la storia e così diede vita a questa collezione che è una raccolta esaustiva del periodo che va da metà del 1800 fino agli anni Duemila. La collezione contiene documenti storici e rari ed è molto adatta per insegnare ai bambini. Mio fratello è scomparso nel 2016 e mio marito ed io abbiamo deciso di donare questa raccolta alla città di Parma perché non vada dispersa e sia utile per le ricerche storiche e per la didattica. Ringrazio Carlo Montali e Don Umberto Cocconi e l’Archivio Storico Comunale“.
L’Archivio Storico potrà così organizzare “laboratori didattici” per le scuole: i ragazzi troveranno sicuramente stimoli e occasioni per affrontare lo studio dei vari periodi storici, affiancando alle semplici nozioni anche materiali che meglio permettono di comprendere gli eventi culturali del momento o la vita quotidiana. Documenti rari si affiancano infatti a testimonianze della vita di tutti i giorni in un excursus temporale veramente ampio.
Sono stati raccolti diversi numeri di riviste d’epoca, manoscritti, cartoline, fotografie e opuscoli in un arco storico che va dall’inizio dell’Ottocento sino alla seconda guerra mondiale. Alcuni pezzi destano curiosità come “L’Almanacco di Minerva” dell’anno 1829, il ventaglio con ritratti dei potenti dell’Europa dei primi del Novecento o le guide turistiche turistiche verso le Colonie italiane.