«Parma è città civile, storicamente aperta, da sempre animata da uno spirito collettivo di comunità. Ma non possiamo più nasconderci che da alcuni anni vive in una situazione di crescente difficoltà e degrado, che vede in primo piano la questione “sicurezza”, profondamente legata alla questione “legalità”».
Il candidato sindaco del centrosinistra Paolo Scarpa rilancia il tema sicurezza, diventato ormai il mantra di tutti. Scarpa cita in particolare «le classifiche nazionali (quella del Sole 24 Ore assegna a Parma il 14esimo posto tra le città con un indice di criminalità più alto), ma, molto di più – aggiunge – lo dicono i numerosi furti nelle abitazioni, così come la presenza stabile di spacciatori in alcune strade e piazze della città, da Viale Vittoria, a Via San Leonardo, a Piazzale della Pace. Il Comune ha rinunciato per anni a farsi carico seriamente di fenomeni che, non controllati per troppo tempo, ci hanno condotto a uno stato di emergenza, che rischia di divenire strutturale».
«La questione sicurezza fa sentire i suoi effetti negativi sulle fasce più deboli della popolazione – aggiunge Paolo Scarpa -. La conseguenza è che si è smarrito un senso collettivo di serenità nella vita dello spazio pubblico, delle strade, delle piazze, dei parchi. Ho avanzato pubblicamente nelle settimane scorse cinque proposte concrete che, se attuate, daranno una svolta significativa alla tutela della sicurezza. In sintesi le proposte riguardano il ruolo della polizia municipale come polizia di prossimità, la creazione di una centrale unica per polizia di Stato e municipale, un numero verde attivo h/24, efficaci controlli ai varchi e una nuova organizzazione per i volontari per la sicurezza. Una buona notizia viene anche dal Governo: del tema sicurezza e lotta al degrado delle città si fa ora carico il Decreto Minniti, che definisce una nuova geografia delle competenze, rilanciando il ruolo dei Sindaci come garanti delle sicurezze e del decoro urbano. Il ruolo della Polizia municipale – conclude Scarpa – potrà ulteriormente profilarsi come protagonista di politiche attive nei quartieri. E saranno introdotte nuove sanzioni per chi commette atti contrari alla pubblica convivenza o crimini. Una nuova stagione è possibile ed è doveroso che Parma rialzi la testa».