C’era un tentativo di violenza sessuale dietro la rissa a colpi di collo di bottiglia che nel luglio scorso, all’alba, ha fatto piombare le forze dell’ordine in un locale dell’ex Salamini frequentato da stranieri. Una vicenda ricostruita oggi all’udienza preliminare davanti al gup Maria Cristina Sarli, che ha condannato a 7 anni di reclusione, con il rito abbreviato, L.B., 22 anni, residente in città. Il giovane doveva rispondere di violenza sessuale, tentato omicidio e lesioni personali, reati per i quali la pubblica accusa rappresentata dal pm Emanuela Podda aveva chiesto 9 anni e 4 mesi.
Secondo l’accusa, a fine serata – erano ormai le 5 del mattino – il giovane avrebbe iniziato a prendere di mira, con frasi molto esplicite, quattro ragazze nigeriane, chiedendo loro prestazioni sessuali anche a pagamento. Il rifiuto non lo scoraggia tanto che il 22enne segue una delle ragazze fino in bagno, si denuda davanti a lei e all’ennesimo no reagisce palpeggiandola nelle parti intime. Un’aggressione che ben presto, secondo le testimoni, diventa violenta a tal punto che il giovane ha messo le mani al collo della ragazza, l’avrebbe colpita con una ginocchiata allo stomaco, stringendola fino a farle perdere i sensi.
Delle amiche intervenute per aiutare la vittima dell’aggressione, una sarebbe stata afferrata per i capelli e scaraventata contro un muro, un’altra riporta dei tagli alle braccia provocati dal collo spezzato di una bottiglia recuperata nel frattempo dal giovane. La colluttazione alla quale avrebbero preso parte anche altre persone presenti e non identificate, alla fine ad avere la peggio è stato proprio il 22enne che ha riportato una profonda ferita al costato per la quale è stato necessario l’intervento del pronto soccorso.
Dopo le indagini del caso, per L.B. si sono aperte le porte del carcere e adesso è arrivata la sentenza: 7 anni di reclusione per quella nottata di follia.