Insulti anche a sfondo razziale in classe, ma ora anche lesioni ai danni dei bambini della prima elementare di Traversetolo. La Procura della Repubblica di Parma ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex insegnante 50enne che verso la fine dello scorso anno scolastico è stata “inchiodata” dalle cimici e dalle telecamere dei Carabinieri. Indagata e sospesa dall’insegnamento per maltrattamenti con l’aggravante della discriminazione razziale, il Riesame ha poi ridotto la contestazione al solo abuso dei mezzi di correzione, accusa alla quale oggi si aggiunge quella di lesioni perché i periti avrebbero accertato che i bambini – due figli di immigrati, anche se in totale sarebbero cinque i piccoli coinvolti nell’inchiesta – soffronto di un disturbo post traumatico da stress. L’insegnante deve anche rispondere di calunnia nei confronti di due colleghe per quanto la stessa avrebbe scritto in un esposto, con il quale avrebbe attribuito anche alle altre due degli insulti razziali. La 50enne, originaria della Campania e che oggi non insegna più nella scuola di Traversetolo, ha sempre respinto le accuse che gli inquirenti hanno mosso nei suoi confronti.