Paura in questi giorni a Collecchio per un caso di scabbia registrato in una classe della scuola primaria. L’Ausl ha subito disposto i controlli del caso sui compagni di classe del piccolo, ma per fortuna nessuno è stato contagiato. I bambini in ogni caso resteranno sotto controllo per alcune settimane. Le autorità sanitarie tengono alta l’attenzione, ma negano l’esistenza di un allarme scabbia. Per il contagio, d’altra parte, come dimostrerebbe anche il caso di Collecchio, non è sufficiente condividere la stessa aula o gli stessi spazi gioco. La scuola aveva già per tempo informato tutti i genitori.
Tre casi si erano registrati nelle scorse settimane in una scuola superiore di Parma, ma quello di Collecchio è il primo caso alle elementari. Si tratta di una patologia provocata da un acaro, il Sarcoptes Scabiei, che s’infila sotto la pelle, provocando intense reazione allergiche. Prurito e formazioni cutanee sono i sintomi principali.
La malattia si contrae in luoghi sporchi ed impolverati, ma poi si trasmette da uomo a uomo con il contatto pelle-pelle, ma anche attraverso il contatto con lenzuola e vestiti indossati dal portatore della malattia. Non è una malattia diffusa in Italia e meno ancora in Emilia Romagna, ma un paio di casi all’anno sembra siano fisiologici. L’importante è bloccarla subito, iniziando il trattamento sulle persone colpite dalla malattia.