Da Chernobil all’Ospedale di Parma per studiare i metodi di diagnosi

Da Chernobil all’Ospedale di Parma per studiare i metodi di diagnosi

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Da sinistra: Pierpacifico Gismondi, Giancarlo Veneri, Larysa Stsefanenka, Bogdan Bova, Silvia Iuliano, Roberta Minelli, Simona Turchi, Yana Naumenava, Gabriella Sirocchi, Zhana Bondarava, l’infermiera che da bambina è stata ospite di famiglie parmigiane

Dall’esperienza di Chernobil all’Ospedale di Parma per conoscere e approfondire i metodi di diagnosi e terapia sulle patologie della tiroide, quelle dermatologiche e la fibrosi cistica. Arrivano con questo specifico obiettivo tre medici bielorussi impegnati da anni con l’associazione Help for children, che dal ’92 si occupa di iniziative di volontariato nella zona colpita dal disastro nucleare di Chernobyl. Arrivati nel fine settimana in città,  la delegazione sanitaria, composta da Yana Naumenava direttore del reparto di endocrinologia, Larysa Stsefanenka e Bogdan Bova, pediatri, frequenterà fino a martedì 21 l’Ospedale dei Bambini. Con loro, anche l’infermiera Zhana Bondarava che ha conosciuto la nostra città trascorrendo presso famiglie parmigiane qualche settimana in estate, una pratica diffusa grazie al contributo dell’associazione Help for children, che oggi sostiene lo sforzo di viaggio e accoglienza dalla Biellorussia.  Accompagnati dal presidente dell’associazione Giancarlo Veneri e dalla segretaria Gabriella Sirocchi, oltre che da Simonetta Turchi che ha coordinato per la direzione sanitaria gli aspetti organizzativi dell’iniziativa all’interno dell’Ospedale, i medici hanno incontrato Pierpacifico Gismondi, della clinica pediatrica e Roberta Minelli specialista in endocrinologia, che ha portato i saluti di benvenuto del direttore del dipartimento Materno-infantile Gian Luigi de’ Angelis.

Il percorso formativo della delegazione è iniziato all’Ospedale de bambini, al centro dell’interesse della delegazione, che ha affiancato da subito Roberta Minelli nell’ambulatorio endocrinologico: “Ci dedicheremo soprattutto alla tiroide, patologia ancora in crescita dopo il disastro di  Chernobyl – ha precisato Minelli – con le visite di adulti e bambini, ecografie e agoaspirati,”. Il percorso della fibrosi cistica, per cui il Maggiore è centro hub, costituirà la seconda tappa della visita che proseguirà negli ambulatori di allergologia, con specifico approfondimento sulla dermatite atopica, e nei reparti pediatrici. Al loro fianco, assieme all’infermiera che conosce Parma fin da bambina e che li aiuta nella traduzione, Silvia Iuliano, specializzanda in pediatria.

Il viaggio formativo all’interno del Maggiore è iniziato con un auspicio, espresso dal presidente di Help for children di Parma:” Auguro continuità a questa esperienza, per la quale ringrazio a nome di tutti la direzione dell’Ospedale”.

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