Giuseppe Pellacini è ufficialmente in campo a capo dei Centristi per Parma. Presentato dall’ex parlamentare Mauro Libè, il consigliere comunale di opposizione ha rotto gli indugi davanti a una folta platea di sostenitori ed ha annunciato la sua candidatura a sindaco per le amministrative 2017. Tra il pubblico diversi rappresentanti del civismo parmigiano di ieri e di oggi, ma a molti non è sfuggita la presenza di Paolo Buzzi che in consiglio comunale rappresenta ancora Forza Italia. Libè ha parlato di Pellacini come di uno che si è speso molto per la sua città, ma ha pure ricordato Elvio Ubaldi come “il miglior sindaco d’Italia che ci ha insegnato a guidare e non a subire”. E questo vorrebbe essere il nuovo punto di partenza dei Centristi. “A Parma non si vive male – ha poi concluso Libè – ma noi siamo stati abituati a stare molto meglio”.
L’INTERVISTA AL CANDIDATO SINDACO GIUSEPPE PELLACINI
Giuseppe Pellacini rilancia i temi caldi della campagna elettorale, dalla sicurezza alla raccolta differenziata, dal welfare alla cultura, fino alla necessità di ascoltare i cittadini. Apre a 360 gradi al mondo dei civici parmigiani e chiama i sostenitori all’impegno diretto per creare il programma che diventerà quello dei Centristi per Parma. Ma Pellacini non ha resistito alla tentazione di sciorinare il rosario delle accuse all’amministrazione “in bianco e nero”, quella del sindaco Federico Pizzarotti. Una realtà che Pellacini vuole ribaltare per tornare a “una città a colori”.
“L’alternativa ai Centristi – ha detto chiaramente Pellacini – è la sinistra oppure il Movimento 5 Stelle o se volete Effetto Parma”.
Sul fronte della sicurezza, Pellacini ritiene sia indispensabile un miglior utilizzo dei circa 170 agenti di Polizia municipale in organico sul fronte della prevenzione e del contrasto allo spaccio, alla prostituzione, agli affitti in nero. Sul fronte immigrazione sostiene che il “governo imponeva a Parma 350 immigrati e rifugiati, ma dopo le proposte del sindaco siamo riusciti ad averne molti di più. Ma io sono l’idea, e non sono razzista, che bisogna ospitare quelli che si riesce a supportare”. In merito al welfare, Pellacini rilancia il “Quoziente Parma”, strumento copiato da altri, ma abolito da noi – ha sottolineato il candidato centrista – “per motivi ideologici, come ci siamo sentiti dire dall’assessore Rossi”. Secondo il consigliere d’opposizione è uno strumento indispensabile, poiché le rette degli asili e delle mense sono troppo alte. Sempre sul fronte sociale, Pellacini propone di affrontare subito il problema casa. “Senza casa non ci può essere famiglia e senza famiglia non c’è vita”, ha sottolineato il candidato dei Centristi con un passato di assessore proprio alla Casa, che denuncia inoltre come “in questi cinque anni abbiamo visto molto poco su questo fronte”.
IL PROGRAMMA DEL CANDIDATO PELLACINI
Per quanto concerne gli anziani, l’obiettivo è fare in modo che “restino a casa loro, con i loro affetti”, ma non bisogna “mettere in discussione le case famiglie”, per le quali invece occorre maggior controllo. Pellacini non tralascia il tema ambiente e benessere, che si lega a una raccolta differenziata spinta che il consigliere contesta – “ha creato più problemi che vantaggi” – e suggerisce il ritorno dei cassonetti là dove servono. Ma sottolinea anche la necessità che le eco-station siano gratuite perché “la bolletta dei rifiuti è già abbastanza salata”. Infine la cultura, che ha al suo centro il Teatro Regio, “fiore all’occhiello che deve tornare ad essere quello che è stato in passato, con un Festival Verdi che sbaragliava la concorrenza”.
Temi, tracce sulle quali alla fine del suo discorso Pellacini ha chiamato tutti a partecipare per elaborare quello che dovrà essere il programma elettorale e di governo dei Centristi per Parma.