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Due coltelli per uccidere Kelly e Gabriela: per i Turco prende corpo l’accusa della premeditazione

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luca-manici-gabriela

Due coltelli diversi per uccidere Luca Manici, 47 anni, la Kelly, e Gabriela Altamirano, 45, in quella folle notte di Natale al casale a luci rosse di via Angelica, a San Prospero. Questo l’esito al quale è giunta l’autopsia e sul quale si stanno concentrando – come riportato oggi da Gazzetta di Parma – le attenzioni degli uomini della Squadra mobile, sempre più convinti che il duplice delitto possa essere stato premeditato. Preparato con cura da Samuele Turco, il 42enne siciliano in carcere dal 4 gennaio con l’accusa di omicidio con l’aggravante della premeditazione e della crudeltà. Dietro le sbarre, ma nel penitenziario di Reggio Emilia, anche il figlio di soli 20 anni, Alessio, che quella notte tra Natale e Santo Stefano in qualche modo ha aiutato il padre all’Angelica Vip Club. “Ma non ho ucciso nessuno”, si è affrettato a sottolineare in quella stessa sera in cui, crollando davanti agli investigatori, li ha condotti dove aveva nascosto il coltello.

Omicidio Kelly - Gabriela

Forse quello che ha ucciso Manici. Un altro coltello sarebbe stato invece rinvenuto nel bagno del casale con ancora qualche traccia di sangue. Sulla premeditazione sembrano insistere gli investigatori anche sulla base di alcuni indizi ritenuti importanti. Primo: Gabriela è stata attirata nel casale in piena notte, attraverso un sms partito dal cellulare di Manici che la invitava a far presto perché c’era un cliente in attesa. Secondo: la Kelly era vestita da donna, come se stesse aspettando un cliente: anche lei era stata attirata in un trappola in modo che aprisse senza troppi timori le porte del club all’arrivo dei Turco? Terzo: i due coltelli utilizzati, che non lasciano troppi spazi all’idea di un delitto d’impeto.

Omicidio Kelly - Gabriela

Luca Manici, oltre a 18 coltellate e ai segni di una strenua difesa dall’aggressione, presentava anche un grosso ematoma alla testa, come se fosse stato colpito con un oggetto molto pesante. Probabilmente per ridurlo all’impotenza, prima di finirlo. Gabriela Altamirano, invece, di coltellate ne ha ricevute una decina, diverse delle quali all’altezza delle parti intime come a voler spostare i sospetti su un ipotetico maniaco violento. E su una figura del genere – un ventenne del reggiano, “nemico” della Kelly, mentre Gabriela si era trovata solo al posto sbagliato nel momento sbagliato – si erano concentrate anche le prime dichiarazioni di Samuele Turco, ancora nei panni dell’ex compagno inconsolabile.

Turco senior che dopo aver fatto scena muta all’interrogatorio di garanzia, ha chiesto di essere sentito dal giudice a inizio febbraio per dare la sua versione dei fatti, con la quale nega la premeditazione e scagiona il figlio dall’omicidio. Un racconto che non convince del tutto gli inquirenti.

Intanto, le due vittime del massacro hanno ricevuto in forma riservata l’ultimo saluto. Luca Manici è stato cremato, mentre Gabriela riposa nel cimitero di Soragna, dove ora vivono le sue due figlie, insieme al padre da anni separato, dopo aver lasciato per sempre la loro casa di Salsomaggiore.

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