Per una bottiglia di whiskey ha spedito all’ospedale un addetto alla vigilanza del Conad “Sapori e Dintorni” di piazza Ghiaia, ha opposto resistenza ai Carabinieri ed è finito in manette per furto. protagonista un personaggio dalle troppe identità, nessuna delle quali è certa. Si dice tunisino, ha unìetà compresa fra i 30 e i 35 anni, ma soprattutto una decina di nomi diversi forniti nelle diverse occasioni in cui è finito nei guai.
Tutto è comincioato quando l’addetto alla vigilanza lo ha fermato per contestargli il furto della bottiglia di liquore. Lo straniero ha reagito con una scarica di pugni, che hanno spedito il vigilantes all’ospedale per problemi al costato risolvibili in 15 giorni. All’arrivo dei Carabinieri, il tunisino si è buttato per terra opponedo resistenza passiva per non entrare nella gazzella. Tutto vano, ovviamente, visto che i militari lo hanno comunque portato in una camera di sicurezza della caserma di via delle Fonderie, in attesa del processo per direttissima.
Senza documenti e con troppi alias, nel corso del tempo ha detto di essere nato nel 1981, altre volte nel 1986, e come provenienza ha indicato qualche volta la Palestina, altre la Tunisia. Questa volta si è presentato come un tunisino di trent’anni. Ed è finito in manette per rapina impropria, resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto di fornire i documenti di identità.
E’ però incredibile come sulle strade di Parma e non solo girino persone di cui non si conosce neppure il nome.