Sarà allestita in Piazza Bologni a Palermo dal 26 Marzo al 9 Aprile “L’Ultima Tenda”, la mostra antologica dell’artista siciliano residente a Manzano di Langhirano Emanuele Modica, noto come “il pittore della Tenda”. La mostra ripercorre l’intero tragitto umano e artistico di Modica e rappresenta l’atto conclusivo di un lungo percorso che approderà proprio dove ha avuto inizio negli anni ’60, ovvero nella città in cui l’artista è nato. L’inaugurazione è in programma per il 26 Marzo alle 17, l’ingresso è libero e gratuito per tutta la durata dell’esposizione.
L’evento è organizzato da Luminol Film, studio di produzione con sede a Collecchio, in collaborazione con il Comune di Palermo, ed è parte integrante di un’operazione più ampia di valorizzazione dell’artista, progetto che è anche cinematografico: l’organizzazione e l’allestimento de “L’ultima Tenda”, la storia e l’arte di Emanuele Modica saranno raccontati infatti in un film documentario ideato da Renato Lisanti e Salvo Taranto, riconosciuto di interesse culturale dal Mibact, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, e patrocinato da Libera Emilia Romagna.
https://youtu.be/VKZtGe4y_MI
Emanuele Modica è nato a Palermo nel 1936 da una famiglia contadina di 7 figli. Le sue prime impressioni artistiche sono legate alle macchie che vedeva sulle pareti della stalla: da esse immaginava e ricavava volti, paesaggi, forme nascoste, quelle stesse che si ritrovano negli effetti marmorei della sua pittura. L’evento che ha cambiato il corso della sua vita è stato l’omicidio del padre avvenuto quando l’artista aveva solo 25 anni. Come “vendetta” decise allora di impugnare l’arma del pennello: abbandonò i campi e si dedicò alla pittura.
Scoperto dal gallerista palermitano Ciro Livigni che lo fece esporre per la prima volta nella galleria “Il Chiodo”, nel 1968 decise di dedicarsi completamente alla pittura, ma a modo suo, da “navigatore solitario”. Modica cercava un modo per far giungere a tutti la sua denuncia e il suo messaggio di pace, contro la mafia e la violenza, ma le gallerie, pur dando risalto all’artista, finivano con l’escludere proprio quel popolo al qual voleva rivolgersi. Così nel 1969 Modica partorì l’idea de “La Tenda”, mostra itinerante che lo portò a esporre nelle piazze d’Italia sfidando minacce, pregiudizi, intimidazioni. Delle sue soste si ricordano, tra le più importanti, quelle nelle “calde” piazze di Palermo, della Sicilia e di Napoli negli anni ’70 e poi ad Aosta, Biella, Parma, Riccione. Particolare sostegno alla sua battaglia è stato riservato da Don Luigi Ciotti, fondatore di “Libera” che lo definì “precursore dell’idea di Libera”.
Negli anni ha ottenuto un notevole successo e si è meritato gli apprezzamenti di critici d’arte e personalità del mondo della cultura, da Pertini a Napolitano, da Sgarbi a Zavattini, Sciascia e Buttitta. Ha inoltre ricevuto il titolo di Cavaliere al merito per il suo impegno professionale e per le finalità sociali della sua attività artistica. Ciononostante ha sempre evitato gli ambienti espositivi tradizionali e le lusinghe dei galleristi, continuando ad esporre e a dialogare con le persone all’ombra della sua grande tenda verde. Nel 2001 ha abbandonato le piazze e si è ritirato a vita privata, dedicandosi al progetto di una casa-museo allestita in una canonica di Manzano di Langhirano.