Parma – Forlì 1-1
Marcatori: 48′ Baraye, 88′ Bardelloni
PARMA CALCIO 1913: Bassi, Iacoponi, Corapi, Lucarelli (Cap.), Mazzocchi, Baraye, Scozzarella, Di Cesare, Calaiò, Nunzella (46′ Ricci), Scaglia (87′ Giorgino). A disposizione: Zommers, Saporetti, Mastaj, Garufo, Sinigaglia, Simonetti, Messina, Edera, Fall. All.: D’Aversa
FORLÌ FC: Turrin, Conson, Capellupo (Cap.) (55′ Tentoni), Spinosa, Ponsat, Adobati, Cammaroto (43′ Carini), Sereni, Alimi, Capellini, Succi (66′ Bardelloni). A disposizione: Semprini, Franchetti, Baschirotto, Ferretti, Piccoli, Parigi, Di Rocco, Vesi, Martina Rini. All.: Gadda
Arbitro: Ivan Robiootta di Sala Consilina
Assistenti: Davide Marcoln di Schio e Roberto Margheritino di Savona
Note: calci d’angolo 4-1; ammoniti: Conson (23′), Succi (34′), Di Cesare (61′), Spinosa (86′), Corapi (94′), Alimi (94′).
Il Parma doveva vincere e non ha vinto. Dopo il vantaggio non è riuscito a chiudere la gara come avrebbe dovuto e nel finale in cui il Forlì ha dato il massimo, è stato punito. Un pareggio deludente sotto il profilo del gioco, sul quale le assenze hanno pesato, che fa scivolare il Parma a -5 dal Venezia. Gli uomini di mister Roberto D’Aversa non hanno convinto. Soprattutto nel primo tempo. Tanto che lo stesso tecnico in panchina manifesta di non gradire l’approccio alla gara. Nella ripresa i gialloblu trovano la rete che rende tutto più facile, ma poi non riescono a chiudere la gara e corrono pure qualche rischio al cospetto di un Forlì ben messo in campo e senza alcun timore reverenziale.
Senza Scavone, Munari e Nocciolini, con Garufo e Nocciolini al rientro da infortunio, mister D’Aversa ha deciso di giocare con un indedito 3-5-2, con Lucarelli centrale davanti a Bassi, Di Cesare a sinistra e Iacoponi a destra. A metà capo la regia è in mano a Scozzarella che si avvale di Corapi e Scaglia, con Mazzocchi e Nunzella ad agire sulle fasce. Davanti la coppia Baraye-Calaiò e i frequenti inserimenti di Scaglia e Mazzocchi. Lutto al braccio per il Parma e minuto di silenzio in memoria di Tarcisio Catanese, la cui maglia ora è in mostra nel Museo “Ernesto Ceresini”.
Di fronte un Forlì solido nella propria trequarti, pronto a ripartire per creare qualche difficoltà alla retroguardia di casa. I romagnoli si presentano subito aggressivi, ma nella prima frazione non riescono mai ad impensierire Bassi. Il Parma, invece, sciupa un paio di occasioni all’altezza della mezzora, con il giovane Turrin in gran spolvero.
Il primo tempo non offre molti spunti per il taccuino. Da segnalare al 12′ un cross di un mobilissimo ma non sempre altrettanto lucido Baraye, sul quale esce male Turrin ma gli ospiti si salvano senza troppi patemi. Conson ha delle difficoltà a guardare Calaiò e al 22′ è costretto ad atterrarlo, tanto da rimediare il primo giallo della gara per aver interrotto sulla fascia un’azione pericolosa dell’Arciere. Al 24′ c’è da registrare un tiro dalla distanza di Scozzarella, che chiama che Turrin alla respinta in tuffo. Al 27′ risponde Cappellini, ma il suo tiro viene deviato in angolo da capital Lucarelli. Il cross dalla bandierina arriva a Spinosa che chiama Bassi alla sua prima parata. Al 30′ è Calaiò a spaventare Turrin con una botta al volo su cross dalla sinistra, che l’estremo difensore devia in qualche modo in corner. Lucarelli va a colpire di testa, ma Turrin mette ancora in angolo.
Al 34′ anche Succi rimedia un giallo per un tocco duro sul piede di Iacoponi. La partita viaggia su ritmi tutt’altro che lenti, ma non le due squadre non riescono più a pungere. Al 41′ un guaio per mister Gadda, che deve rinunciare a Cammaroto, vittima di un problema muscolare, e al suo posto entra Carini. Null’altro da segnalare nei primi 45′ che si chiudono a reti inviolate.
Ad inizio ripresa, D’Aversa cambia qualcosa. In campo da subito Ricci al posto di Nunzella. La partita riprende sulla falsariga di quanto visto nel primo tempo. Al 49′, però, una fiammata di Scaglia consente al Parma di aprirsi un varco micidiale nell’area del Forlì. Il centrocampista conquista palla e serve subito Baraye, bravo a saltare il difensore e a trovare un preciso diagonale sul quale nulla può Turrin. Un gol che serve soprattutto a scacciare paure e fantasmi.
Il tecnico dei romagnoli, dopo qualche minuto di sbandamento dei suoi, decide che la miglior difesa è l’attacco e cambia il modulo, passando al 4-3-3. Dentro Tentoni per Capellupo. Il Parma si muove con maggiore tranquillità, ma prova a complicarsi la vita al 62′, quando Di Cesare rischia l’espulsione per un intervento maldestro proprio su Tentoni che l’arbitro Robilotta di Sala Consilina sanziona solo con un giallo. Al 66′ nel Forlì entra Bardelloni al posto di Succi per dare maggior peso al reparto avanzato. Gli ospiti ci provano, ma senza creare èproblemi a Bassi. Al 72′ paura per Di Cesare che in uno scontro fortuito con Alimi ha rimediato una botta durissima al petto.
Il Parma non riesce a creare le condizioni giuste per chiudere la partita e il Forlì prende coraggio. I gialloblu si affidano alle ripartenze, come quella che al 75′ ha portato Baraye, servito ancora da Scaglia, a sparacchiare un tiro piuttosto centrale al quale si oppone Turrin. All’80’, su corner, è Lucarelli di testa a chiamare alla deviazione in angolo il portiere ospite. All’83’ la prima, vera occasione per il Forlì con Bardelloni che non trova il tap in per un soffio su cross dalla sinistra di Tentoni. Sarebbe stata una vera e propria beffa per Lucarelli e compagni.
Il Parma riparte e Spinosa è costretto a fermare come può un contropiede di Baraye, rimediando anche lui il giallo. All’87 c’è spazio per Giorgino che rileva Scaglia. All’89’ la frittata indigesta la confezionano Bardelloni e Spinosa con l’attaccante che calcia in maniera velenosa il pallone, che passa sotto le gambe di Di Cesare e Bassi non lo vede. Chi non chiude le partite, poi rischia di pentirsene. Poi saltano i nervi e si rischia pure di perdere. L’arbitro assegna 5′ di recupero, il Parma si lancia all’attacco a testa bassa ma fa solo confusione. Al 91′ con un po’ di mestiere Adobati lamenta un infortunio per guadagnare qualche secondo, ma la tensione sale. Così al 95′ Corapi entra malissimo su Ponsat e si rischia la rissa. Giallo per Corapi e Alimi. Quest’ultimo, nell’azionme successiva, rischia addirittura il colpaccio. per fortuna Bassi riesce a respingere il pallone. A fine gara, Calaiò è nervosissimo e lo hanno dovuto portare via i compagni di squadra.
Un passo falso tanto clamoroso quanto grave per il Parma Calcio, che però deve recriminare soltanto contro se stesso. Una gara giocata per lunghi tratti senza la giusta determinazione a cui si è aggiunta la solita sfilza di errori che a volte costano parecchio.