Nell’ultimo Consiglio Comunale è stato deciso un “riordino” del settore dei mercati rionali, che sono stati alterati sia in numero di eventi settimanali sia nella quantità di banchi. Un gruppo di commercianti mi ha manifestato la propria preoccupazione per questa ulteriore riduzione delle proprie possibilità aggregative, e vorrei condividerle con i miei concittadini. Ancora una volta la giunta Pizzarotti ha preferito risolvere un problema di calo di affluenza e di operatori limitando invece che incentivando. Facendo così, e vorrei citare chi si è rapportato a me “aumentano in modo ulteriore i motivi per i quali un parmigiano dovrebbe prendere l’auto e recarsi in un centro commerciale e diminuiscono quelli per cui dovrebbe venire da me, che in qualche maniera cerco di resistere, di andare avanti”.
L’opinione dei miei interlocutori, di cui mi ha umanamente fatto male ascoltare le argomentazioni, è che un crescente aumento della microcriminalità e dell’insicurezza ha ormai identificato il momento del mercato rionale con concetti negativi come il borseggio o la rapina, e ciò ha condizionato anche il benessere di chi ha un’attività commerciale nello spazio prospicente.
L’assessorato di Cristiano Casa ha alfine coinciso con tassazione al massimo, delinquenza diffusa, proliferazione di centri commerciali e ora anche riduzione dei momenti aggregativi. Come minimo ha determinato un azzeramento del dialogo con chi abita e opera nelle zone, che sente minacciato il proprio benessere non deve essere stato adeguatamente ascoltato e rassicurato.
E’ superfluo sottolineare come, avverandosi quanto pavesato dai commercianti, questa ulteriore desertificazione determinerà a sua volta un aumento del degrado e come ciò accentuerà il senso di abbandono degli operatori del commercio nelle aree colpite. Bene quindi la riorganizzazione di zone critiche, male il disegno complessivo della giunta, che penalizza commercianti e residenti non autonomi negli spostamenti.
Roberto Ghiretti – Parma Unita