Oltre 17,5 milioni di euro. Tanto hanno pagato i parmigiani (ma non solo) per le multe elevate dagli agenti della Polizia municipale nel corso del 2016. Qualcosa come 91,33 euro a testa, compresi neonati ed ultracentenari. E stavolta non si tratta di statistica, ma dell’accertamento svolto dall’Amministrazione comunale di Parma per l’iscrizione delle somme nei vari capitoli di bilancio.
Parmigiani, dunque, popolo di pirati della strada? Nient’affatto. Poco più di 10 milioni di euro, il 57% del totale delle sanzioni elevate, sono arrivate dai varchi elettronici che presidiano le Ztl del centro e le corsie preferenziali degli autobus. Disattenzioni costate carissime agli automobilisti, con annesse ed inevitabili polemiche.
Il resto delle sanzioni – poco meno di 7,5 milioni di euro – è riferito non soltanto alle violazioni del Codice della Strada, ma anche a quelle dei regolamenti comunali. Per fare un esempio, in questa somma rientrano anche le multe elevate per i bivacchi in centro o a chi beve alcolici nei luoghi pubblici espressamente vietati. Come l’Oltretorrente o la zona stazione ferroviaria. Quindi si può affermare che i parmigiani non sono affatto criminali della strada, mentre Ztl e soprattutto corsie preferenziale hanno contribuito a sanare qualche conticino del Palazzo di Piazza Garibaldi.
Non bastavano le aliquote al massimo, ora anche le multe sono da record. Dopo i dati di quest’estate che collocavano Parma al sesto posto in Italia in termini di multe per patentato, ora arrivano ulteriori conferme ad un’evidente problema di gestione delle finanze pubbliche: Parma sarebbe infatti sul terzo gradino del podio per sanzioni amministrative pro-capite. Oltre alle addizionali comunali portate al massimo consentito, il Comune pesca a piene mani nei portafogli dei parmigiani togliendo dalle tasche di ognuno di essi, bambini ed anziani compresi, quasi 100 euro in più ogni anno.
Non mancano le sorprese, come ad esempio il fatto che quasi il 60% delle sanzioni provengano da varchi elettronici e dalle corsie preferenziali di nuova creazione: segno, quest’ultimo, che la loro creazione non è dovuta ad esigenze di snellimento e disciplina del traffico, ma solo alla necessità di aumentare gli introiti per le casse comunali.
In una città sempre più vittima di degrado, spaccio e delinquenza, le priorità dovrebbero essere altre, come ad esempio offrire soluzioni per garantire l’ordine pubblico. L’amministrazione non sembra invece sentirci e prosegue imperterrita in una politica di rigore fiscale che punisce i cittadini, ormai diventati il loro bancomat preferito.
Emanuele Bacchieri
Candidato sindaco CasaPound Italia