In molte scuole di Parma e provincia non viene rispettato il limite massimo di bambini stranieri iscritti. A sostenerlo è la Lega Nord Emilia, secondo la quale un alunno ogni sei non è italiano e la città si conferma fra i territori con il maggior numero di bambini e ragazzi figli di immigrati in Italia. La percentuale di stranieri è arrivata al 17,7% del totale, superando così la media regionale del 16,3%.
“I dati pubblicati dall’ufficio scolastico regionale fotografano una realtà non in linea con la legge – ha commentato il segretario Lega Nord Emilia Gianluca Vinci – l’alto numero di figli di immigrati fa sì che da tempo in diverse scuole non si riesca a rispettare il limite del 30% di alunni non italiani previsto per legge in ogni classe. Nel parmense sono ben 293 le classi con oltre un terzo degli alunni non italiani, venti in più dello scorso anno”.
Più di 12 classi ogni cento non rispettano quindi il limite, stabilito proprio perché chi viene dall’estero ha problemi di lingua e cultura che rendono più difficile il lavoro. “Il fatto che tante scuole non riescono a rispettare l’attuale norma, con la conseguente difficoltà per insegnanti, studenti stranieri e non, dovrebbe far riflettere sulla necessità di un’organizzazione diversa”, ha aggiunto Vinci.
Sulla questione è intervenuta anche la responsabile degli enti locali della Lega Nord Parma, Laura Cavandoli, che ha dichiarato: “E’ evidente che gli studenti stranieri sono sempre di più e il tetto previsto non risponde a nessun criterio di merito ma è solo organizzativo. Sarebbe opportuno valutare negli studenti stranieri l’effettiva conoscenza della nostra lingua e cultura per rendere le classi omogenee magari integrando fin dalle scuole materne lo studio della lingua italiana altrimenti non recuperabile se non con un peggioramento del servizio scolastico per tutti”.