La Copador rischia la bancarotta con la conseguente perdita di molte centinaia di posti di lavoro e tutt’intorno in questi mesi ha regnato un assordante silenzio. Hanno taciuto le istituzioni, hanno taciuto gli organi di stampa, hanno taciuto i sindacati confederali e di conseguenza tacciono i cittadini di Collecchio poco informati degli effetti che una simile sciagura può causare a tutto il tessuto economico, locale e non solo. L’azienda non ha pagato gli stipendi a gennaio. Non ha pagato i piccoli agricoltori fornitori di materia prima. Da quel poco che si sa, la causa di questa crisi è sopratutto di natura finanziaria: vale a dire che il lavoro c’è e i soldi per pagare i lavoratori e le lavoratrici NO.
Per questo pretendiamo che venga detta la verità
Chiediamo che i lavoratori vengano coinvolti nelle scelte sul futuro dell’azienda e ci auguriamo che vengano svolte indagini su chi ha causato questo disastro. Non vogliamo che i lavoratori ed i piccoli agricoltori, come al solito, siano gli unici a dover pagare per colpa di una gestione finanziaria come minimo poco oculata.
L’azienda Copador è un patrimonio del territorio e deve continuare il suo ciclo produttivo garantendo il lavoro e soprattutto la dignità alle centinaia di donne e uomini che in questi anni hanno contribuito a fare un prodotto di qualità riconosciuto a livello mondiale. Nell’esprimere tutta la nostra solidarietà a questi lavoratori, ci auguriamo che tutta la comunità di Collecchio comprenda che non si può stare in silenzio di fronte a questa vergogna.
Il Circolo del Prc Pedemontana Parmense