Ha dedicato la sua vita fin da giovanissimo al servizio degli altri, si è speso in particolare per la difesa delle donne vittime di violenze e stalking. Oggi non c’è più e Parma si stringe alla sua Questura nel dolore per la scomparsa di Davide D’Andrea, assistente capo della Polizia di Stato, spirato all’Ospedale Maggiore a soli 50 anni, dopo aver combattuto contro una malattia che non gli ha lasciato alcuno scampo. D’Andrea da quasi vent’anni ormai lavorava in città.
Davide D’Andrea è nato a Taranto il 14 giugno del 1966, si è arruolato nella Polizia di Stato nel novembre del 1990 come ausiliario di leva. La sua prima sede di servizio è stata lo Scalo Marittimo di Taranto per essere poi trasferito, a seguito della rafferma, presso la Questura di Milano dove ha lavorato sino al 1998. Nello stesso anno ha iniziato il suo percorso lavorativo nella Questura di Parma, dapprima alla Squadra Volante, e successivamente alla Squadra Mobile dove, grazie alla sua professionalità e dedizione, ha conseguito numerosi riconoscimenti professionali tra Encomi Solenni e Lodi al merito di servizio.
Il questore Pier Riccardo Piovesana, i funzionari e tutti i colleghi della Questura si stringono con sincero affetto alla figlia ed alla famiglia di Davide D’Andrea. Domani, martedì 28 febbraio, sarà allestita la camera ardente presso l’Ospedale Maggiore di Parma, aperta per le visite dalle 13 alle 14.30.
