Mettiamoci una pietra sopra e non se ne parli più. L’Amministrazione Comunale ha deciso di accogliere le numerose richieste avanzate dai cittadini al fine di giungere ad una definizione bonaria dei giudizi di appello contro le sentenze in primo grado dei Giudici di Pace. Si tratta delle sanzioni elevate per il transito sulla corsia riservata ai mezzi di trasporto pubblico e nelle zone a traffico limitato, accertate entro il 30 giugno 2016, per cui alcuni cittadini hanno ricevuto sanzioni seriali, in particolare, per il varco installato davanti alla scuola in via Montebello.
L’intesa è stata raggiunta con Federconsumatori ed ha l’obiettivo di far risparmiare ai cittadini le spese legali del giudizio d’appello. Perché di fatto il Comune ricorre al secondo grado di giudizio contro tutte le sentenze di annullamento emesse dai giudici di pace.
“Si tratta di un’operazione che nasce su richiesta di Federconsumatori – ha spiegato l’assessore Marco Ferretti – per non vessare i cittadini. Parliamo di multe per i cittadini che hanno vinto in primo grado. Il Comune ha fatto appello per cui l’esito del secondo grado non è certo. A questo punto, il cittadino può rinunciare, a spese compensate. Coloro che hanno un Isee sotto i 7.500 euro saranno esentati anche dalle spese vive”.
“Vogliamo evitare ai cittadini – ha spiegato l’avvocato Silvia Dodi di Federconsumatori – il rischio di gravame legato al secondo grado di giudizio con costi per il cittadino che si deve costituire con un legale o con maggiori rischi legati alla contumacia. Si tratta di un accordo soddisfacente per le parti in cui ognuno rinuncia a qualcosa per il bene dei cittadini. A questo va aggiunto che l’Amministrazione Comunale sta vincendo altri appelli per sanzioni al codice della strada con condanna dei cittadini al pagamento delle spese legali il che costituisce un onere decisamente forte per il cittadino stesso. Con questo accordo vogliamo quindi evitare qualsiasi rischio”.
In questo modo, il contribuente potrà decidere di chiudere le controversie pagando soltanto la sanzione, al minimo edittale, per le violazioni contestate e le connesse spese sostenute dall’Ente, tramite versamento unico o in più rate. Sempre nell’ottica di agevolazione dei cittadini, coloro i quali dovessero presentare un Isee minore a 7.500 euro, non saranno gravati dalle spese vive sostenute dal Comune.
I cittadini che decideranno di usufruire di questa opportunità potranno contattare il Comune di Parma al numero 0521 4 0521.
Una domanda, però, nasce spontanea: nell’Italia del diritto che troppo spesso nega i diritti, è mai possibile che la validità o la nullità di un atto abbia le stesse probabilità di un “gratta e vinci”? Se un giudice in primo grado sentenzia la nullità di una multa e difficilmente in secondo grado possono intervenire ulteriori prove pro o contro, a quale legge si rifà il giudice d’appello nel ribaltare il giudizio? Ma anche questo è il bello della giustizia: come in una partita di calcio, non si sa mai come andrà a finire. Solo una cosa è certa: i giocatori di una parte e dell’altra sono pagati, mentre a pagare è sempre lo spettatore.