Trovati scarichi abusivi nel canale Naviglio

Trovati scarichi abusivi nel canale Naviglio

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Nel tratto coperto del canale Naviglio, che attraversa la città per una lunghezza di circa 5 chilometri da strada Santa Eurosia al Parco Nord, sono stati censiti 400 scarichi, di cui 210 di acque bianche. E’ sugli altri che adesso si stanno concentrando i tecnici incaricati dal Comune, perché il sospetto forte è che ci siano degli scarichi abusivi. Il progetto nasce dalla sinergia di azione fra Comune, Iren e Atersir, per risolvere i problemi di inquinamento dell’acqua superficiale della via d’acqua cittadina riscontrati nel recente passato.

 

L’attività svolta dai tecnici Iren ha permesso la mappatura 3D di un tratto di canale coperto per una lunghezza di oltre circa 5 chilometri.

Grazie a questo progetto, giunto a buon punto – ha spiegato l’assessore all’ambiente Gabriele Folliil Canale Naviglio sarà completamente risanato. Si tratta di uno di pochi progetti in Italia di questo tipo, un progetto innovativo che richiede alte professionalità e una dotazione tecnologica di alta qualità. L’attività di risanamento delle acque superficiali per l’allacciamento degli scarichi impropri alla pubblica fognatura non è sempre visibile ma estremamente importante per la qualità ambientale della città”.

Insieme all’assessore anche l’ingegner Giovanni De Leo del Comune, i tenici Carlo Niro e Franca Bodria, sempre del Comune, ed i tenici di Iren Nicola Zantei e Massimo Costa. Dalle verifiche incrociate tra sopralluoghi effettuati nel canale coperto e mappe delle fognature del Comune è stato possibile individuare alcuni scarichi sospetti che si immettono all’interno del canale stesso in modo illegale. Grazie a questo progetto sarà, quindi, possibile dare una sistemazione definitiva agli allacci non conformi.

Fra le curiosità, è emerso che il canale Naviglio compie un salto di 8 metri, quindi una vera e propria cascata, in prossimità di una ex cabina di generazione elettrica che si trova tra via Duca Alessandro e via Pizzi, in quel punto infatti, in passato, si trovava un sistema di generazione di energia elettrica che sfruttava la caduta dell’acqua nel dislivello prossimo ai bastioni della Cittadella.

Il progetto prevede costi pari a 160 mila euro e si concluderà nei prossimi mesi dopo che saranno fatte tutte le verifiche degli scarichi connessi ad abitazioni. Nell’ultima fase i tecnici del Comune prenderanno a questo proposito contatti con proprietari ed amministratori di condominio che si trovano nei pressi degli scarichi per verificare con liquidi traccianti e sistemi di video ispezione la tipologia degli scarichi ancora da classificare.

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