Nel pieno della campagna elettorale possono avvenire miracoli, soprattutto di tipo contabile. L’artefice di uno di questi miracoli è l’assessore Alinovi del Comune di Parma che in una serie di interviste ai quotidiani locali comunica alla città di essere riuscito a trasformare magicamente 2,5 milioni di euro nella ben più cospicua somma di 17 milioni, destinati a completare il restauro dell’Ospedale Vecchio di Parma.
Vediamo come ci è riuscito.
Semplicemente ha dichiarato che 17 milioni provengono dalla addizione di 4 milioni destinati al restauro attualmente in atto della Biblioteca Civica, ovvero del cortile Nord Ovest dell’Ospedale Vecchio, più 4,7 milioni generati da una variazione di bilancio appena effettuata, più 1,3 milioni che provengono dai fondi europei POR-FESR 2014-2020 tramite la Regione, più 6 milioni di euro che provengono dal Piano Periferie lanciato dal governo Renzi nel 2016 e infine un milione non meglio specificato che proverrebbe ancora dalle casse del Comune di Parma.
Facendo i conti risulterebbe: 4 + 4,7 + 1,3 + 6 + 1 = 17
Ci perdoni Alinovi, ma affetti come siamo da incurabile sfiducia verso l’operato suo e di questa Giunta, siamo andati a spulciare un po’ di fonti, tra le quali la delibera di Consiglio n.7/2017 e abbiamo scoperto che questi soldi in buona parte non esistono, poiché solo di 2,5 milioni abbiamo trovato conferme in atti ufficiali.
1) Cominciamo dai presunti 4 milioni per la Biblioteca Civica: qui i lavori sono effettivamente iniziati in luglio 2016 sulla base della delibera di Giunta comunale n. 413 del 30 dicembre 2015 la quale stabilisce l’impegno del Comune per la ristrutturazione antisismica, del tetto e degli impianti della Civica per un totale di euro 1.188.000, non di 4 milioni di euro.
2) Altri milioni presunti sono i 4,7 che la variazione di bilancio appena approvata assegna all’Ospedale Vecchio: si tratta di impegni molto generici assunti nel “Programma triennale delle opere pubbliche 2017-2019”, documento le cui coperture economiche sono spesso alquanto ipotetiche e oltretutto in questo caso completamente a debito, segno evidente che soldi veri non ce ne sono.
Prendiamo alcuni “Programmi triennali…” del passato e capiremo quanto volatili siano le previsioni che contiene: c’era l’impegno a spendere 5,2 milioni nel progetto “Chiostri del Correggio” al S.Paolo nel triennio 2016-18 che adesso si riducono a 1,5 tra 2018 e 2019, oppure a spendere 4,3 milioni di euro durante il 2016 per la riqualificazione dell’edificio ex-Csac di via Palermo che ora finiscono al 2019. Eppure questa lista dei desideri Alinovi ce la vende come cosa concreta e assolutamente certa….
3) Il finanziamento regionale da 1,3 milioni esiste effettivamente, la conferma sta nell’atto con cui la Regione Emilia Romagna il 24 ottobre 2016 ha deciso l’approvazione della graduatoria di finanziamento ai progetti presentati per i fondi europei POR-FESR 2014-2020, tra cui quello presentato dal Comune di Parma per l’Ospedale Vecchio per un ammontare di 1.200.000 euro, chissà perché Alinovi ha detto che c’erano 100.000 euro in più?
4) la storia dei 6 milioni che dovrebbero provenire dal Piano Periferie di Renzi è imbarazzante: recita infatti il Decreto del Presidente del Consiglio n.1206 del 6 dicembre 2016, contenente la graduatoria dei progetti che in parte verranno finanziati dal Piano periferie (lanciato dal governo Renzi nel 2016), che “ i progetti dal numero 1 al numero 24 sono finanziati con le risorse di cui all’articolo 1, comma 978, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, mentre gli ulteriori progetti saranno finanziati con le risorse che saranno successivamente disponibili.”
Ora, il progetto presentato dal Comune di Parma per un totale di 18 milioni di euro si è classificato al 79° posto (vedi graduatoria-bando-periferie) per cui dubitiamo fortemente che tale finanziamento verrà erogato nei prossimi anni. Prudentemente Alinovi ha spostato l’utilizzo di tale ipotetica somma al 2019, sarebbe stato bello che avesse calcolato anche le probabilità che il finanziamento arrivi realmente (ci ricordiamo bene di quando la sua collega Ferraris, dopo la sconfitta della candidatura di Parma come Capitale della cultura 2017, annunciava trionfalmente buone possibilità di vincere il titolo nel 2018).
5) l’ultimo milione di euro a cui fa riferimento Alinovi è frutto dei vincoli che il Bando del “Piano Periferie” imponeva alle amministrazioni che hanno scelto di partecipare al bando medesimo: si tratta di soldi aventi la medesima natura aleatoria di quelli del governo (che non arriveranno data la 79° posizione ottenuta nella graduatoria) e oltretutto saranno anch’essi reperiti a debito.
Riassumendo: 1,2 milioni più 1,3 per un totale di 2,5 milioni esistono davvero, gli altri costituiscono solo promesse elettorali giocate da una Giunta screditata che ha ben poco da perdere nel prefigurare futuri e faraonici impegni di spesa, tanto tra poco non saranno più loro a governare la città.
Sono passati 5 anni dalla vittoria di Pizzarotti nel maggio 2012: era in questi 5 anni che andavano trovati soldi, fatti i progetti e iniziati i cantieri per salvare l’Ospedale vecchio dalla rovina….troppo comodo adesso parlare a vanvera di decine di milioni per il futuro, promesse di carta straccia a cui nessuno crede più.
Comitato Utenti Biblioteche
Leggere tra le ruspe – Parma