Il Consiglio provinciale ritrova l’unità e all’unanimità passano le delibere sull’istituzione della Destinazione turistica “Emilia”, primo concreto esempio di area vasta che coinvolge anche Piacenza e Reggio Emilia, e sulla fusione dell’Istituto agrario Solari di Fidenza e dell’alberghiero Magnaghi di Salsomaggiore. Su quest’ultima, in particolare, si è trovata la quadra con l’affidamento del percorso di integrazione del Polo a quattro a un tavolo tecnico aperto ai dirigenti scolastici. E se non si troverà un accordo possibile, tutto tornerà come prima. Ovvero il Solari rimane nel Polo.
Un deciso cambio di rotta rispetto alla prima seduta, in cui le forze alternative al Partito democratico – che dopo le ultime elezioni non ha più la maggioranza in aula e che da questa seduta in avanti sarà guidato dal nuovo capogruppo Michela Canova – avevano mostrato i muscoli.
Il Consiglio ha quindi approvato all’unanimità la proposta alla Regione Emilia-Romagna di istituzione della Destinazione turistica “Emilia” il cui ambito geografico coinciderà con il territori delle Province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia, e la relativa proposta di statuto. Il tema era stato presentato dal presidente Filippo Fritelli, che ha citato ad esempio quelle già istituite per la Romagna e per la Città Metropolitana di Bologna con Modena. La proposta, ha affermato Fritelli, è stata discussa con i capoluoghi e le tre Province; queste avranno lo stesso peso in sede assembleare e sono impegnate nella costituzione di un budget iniziale, con pari quote.
Altri chiarimenti sono venuti dai consiglieri che hanno partecipato agli incontri in Regione: Marco Vagnozzi di Insieme per il territorio, secondo cui “il risultato è frutto di una mediazione, e la sede sarà nella provincia di Parma”, e Gian Paolo Cantoni del Pd, che ha sottolineato che dalla Regione è stato garantito un contributo iniziale all’Area di quasi un milione di euro annuo e un ulteriore contributo pari ad almeno 250 mila euro. Questi fondi sono finalizzati alla promozione turistica del territorio delle tre provincie.
Perplessità sulla nuova struttura sono state espresse da Matteo Agoletti di Provincia Nuova e da Filippo Allodi di Insieme per il territorio, in particolare sulla figura del direttore “l’unico che percepisce un compenso”, mentre Roberto Bianchi è critico sulla cabina di regia “un inutile appesantimento della struttura”. Emanuela Grenti e Filippo Allodi (Insieme per il territorio) hanno auspicato che possano giovarsi dei flussi turistici e dei finanziamenti anche i comuni del territorio, compresi quelli svantaggiati.
Cantoni (Pd) ha ricordato che la Provincia, a seguito del processo di riordino istituzionale, ha perduto le sue professionalità sul settore Turismo, quindi occorre ricostruire una struttura.
La delibera del Consiglio provinciale – approvata all’unanimità – dà il via alle delibere dei Comuni, che potranno liberamente aderire all’Area Turistica. L’adesione sarà condizione essenziale per partecipare ai finanziamenti regionali sul turismo.
Il Consiglio ha poi discusso su due distinte proposte di delibera relative una alla revoca e l’altra alla modifica dell’atto 54/2016, avente ad oggetto “Servizio Programmazione rete scolastica, programmazione territoriale in materia di offerta di istruzione e organizzazione della rete scolastica A.S. 2017 / 2018”, che contiene tra l’altro l’aggregazione degli istituti Solari e Magnaghi.
La prima proposta di delibera (la 157) era stata presentata dai gruppi Provincia Nuova e Insieme per il territorio, la seconda (la 182) era frutto di una successiva mediazione tra tutti i gruppi consiliari. La discussione è avanti per tutto il pomeriggio e ha visto gli interventi a più riprese di numerosi consiglieri: Roberto Bianchi, Canova, Grenti, Agnoletti, Arduini, Bodria, Allodi, Cantoni, Vagnozzi (che ha chiesto a breve un incontro con i dirigenti dei quattro istituti, il dirigente scolastico provinciale e i consiglieri provinciali per delineare un percorso che eviti una inutile scomposizione degli istituti per poi arrivare in seguito a una ricomposizione a quattro).
Alla fine la 157 è stata ritirata ed è stato approvata all’unanimità la 182, ulteriormente modificata nel corso del Consiglio. Il testo finale stabilisce l’integrazione del paragrafo relativo all’aggregazione dei due istituti con il testo seguente: “al fine di non indebolire positive prospettive del nostro territorio nella filiera agroalimentare e sostenere la formazione e l’istruzione nell’ambito della nostra filiera agroalimentare, per migliorare le prospettive di occupazione giovanile nel nostro territorio all’interno della filiera stessa verrà istituito un Tavolo Tecnico con la partecipazione della pluralità di soggetti interessati e coinvolti, in modo tale da garantire un percorso aggregativo rispondente sia agli interessi degli studenti, sia più in generale allo sviluppo del territorio, finalizzato alla costituzione di un polo agroalimentare comprendente le quattro istituzioni scolastiche “Bocchialini – Galilei – Solari – Magnaghi”, che ponga in stretta correlazione i “prodotti della terra” e quelli “della tavola”, rendendolo operativo entro 15 giorni dalla data del presente atto, con lavori da terminarsi entro 120 giorni, in modo da formulare le proposte operative in tempo utile per la diversa organizzazione necessaria ad un pieno decollo con l’anno scolastico 2017-2018; a tal fine il Tavolo dovrà produrre il necessario Accordo di rete ed i relativi protocolli di collaborazione tra le quattro istituzioni scolastiche coinvolte” .
Nel caso in cui non si riesca ad istituire l’aggregazione del polo scolastico a quattro, come da indicazioni della deliberazione regionale 2390/2016, verrà ripristinato lo stato antecedente alla delibera 54/2016 che prevedeva l’aggregazione degli Istituti Solari, Bocchialini e Galilei (qualora tale procedura possa ritenersi coerente e legittima con gli atti amministrativi adottati)”.