Zebre Rugby: arrivano le “fiamme” Fragnito e Bergamin. Italrugby, parla Biagi (video)

Zebre Rugby: arrivano le “fiamme” Fragnito e Bergamin. Italrugby, parla Biagi (video)

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Fragnito_Jimenez_Bergamin
Davide Fragnito, coach Victor Jimenez e Dennis Bergamin

Venerdì 10 febbraio alle 20 sul terreno del Lanfranchi di Parma le Zebre Rugby di coach Victor Jimenez dovranno vedersela con la capolista Ospreys senza i nazionali impegnati a Roma nel Sei Nazioni. La franchigia del Nord Ovest – che sarà priva degli azzurri per ben 5 gare del Guinness Pro12 – apre quindi le porte a due nuovi permit player, entrambi Fiamme Oro ma ex Accademia Ivan Francescato, ovvero gli avanti Dennis Bergamin, padovano prossimo ai 21 anni di ruolo terza linea, e Davide Fragnito, 21enne beneventano, un seconda linea già capitano della Nazionale under 20, entrambi esordienti in Eccellenza. Alla Cittadella del Rugby di Moletolo i due nuovi arrivati trovano i compagni di squadra Azzolini e Tenga, arrivati appena qualche settimana fa.

Per Bergamin e Fragnito è la prima convocazione con le Zebre Rugby, che potrebbe portare già venerdì all’esordio ufficiale in Guinness Pro12, contro uno degli avversari più difficili da affrontare, gli Ospreys, capaci di infilare l’una dietro l’altra ben 12 vittorie consecutive tra stagione e coppa. Anche i gallesi sono a ranghi ridotti (9 giocatori erano in campo domenica a Roma nelle fila del Galles che ha affrontato l’Italia), ma il loro potenziale appare davvero enorme. Un’occasione per tanti bianconeri di mettersi in mostra.

Accogliamo due giovani atleti di prospettiva che hanno compiuto tutto il percorso formativo federale: dalle accademie zonali alle nazionali giovanili fino all’Accademia Nazionale “Ivan Francescato”; formazione con la quale da due stagioni condividiamo un allenamento congiunto settimanale – commenta il team manager Andrea De Rossi -. La finestra del Sei Nazioni è per noi anche un momento della stagione dove poter inserire nel nostro gruppo questi giovani e dare loro la meritata opportunità di confrontarsi con l’alto livello. Ringrazio nuovamente le Fiamme Oro Rugby ed in particolare il dottor Armando Forgione per la disponibilità dimostrata verso le Zebre Rugby”.

Intanto a Roma i nazionali delle Zebre continuano la preparazione agli ordini del ct Conor O’Shea in vista della gara di sabato 11 febbraio alle 14.45 contro l’Irlanda ferita dalla sconfitta inattesa con la Scozia. Oggi è stato George Biagi, seconda linea delle Zebre Rugby e della Nazionale, a presentarsi in sala stampa dopo i 53′ giocati contro i dragoni, tenuti fino a quel momento a bada.

Non lo nascondo, sono ancora amareggiato per la partita di domenica. Avevamo giocato ottimamente i primi quaranta minuti e siamo usciti dal campo con la consapevolezza di avere le qualità per finire quello che avevamo iniziato. Se avessimo segnato allo scadere, andando a riposo sul 14-3, probabilmente la gara sarebbe andata diversamente, sarebbe stato più difficile per loro rientrare in partita”, ha detto Biagi in conferenza, sottolineando poi che “è frustrante aver perso 33-7 contro una squadra che era al nostro stesso livello. Nel primo tempo il Galles si è scontrato contro una grande difesa, non aveva opzioni. Poi abbiamo pagato l’indisciplina e loro, dopo il cartellino giallo, sono stati bravi a sfruttare le proprie qualità ed a trovare spazi. E’ stato quel momento a cambiare la partita, altrimenti non ho dubbi che il risultato sarebbe stato in bilico sino alla fine”.

Contro l’Irlanda, però, sarà tutta un’altra gara. “Parliamo di un avversario completamente diverso dal Galles – ha dichiarato Biagi – che gioca un rugby molto più espansivo, con giocatori fortissimi in ogni ruolo. Sarà fondamentale non dare loro l’iniziativa del gioco, andare a fermarli subito come ha fatto molto bene la Scozia e togliere loro le opzioni di gioco. Lasciandoli giocare in multifase ci complicheremmo non poco la vita”.

Da temere in particolare, secondo Biagi, è il suo collega Toner, seconda linea irlandese di ben 208 cm, tra i giocatori più alti sulla scena internazionale.

Ho giocato contro Devin circa un mese fa in Guinness PRO12, c’è un bel rapporto di rispetto tra noi – ha detto Geroge Biagi -. In touche bisogna cercare di stare il più possibile lontano da lui, riesce a coprire gli ultimi metri praticamente da solo. Dovremo cercare di farlo correre un po’ in campo e cercare di farlo stare davanti in rimessa, perché dietro è molto, molto difficile da contrastare”.

 

 

 

 

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